“Figli di un padre che ha subito drammaticamente le difficoltà di quel periodo - è scritto in sede di presentazione - due fratelli s’incontrano dopo alcuni anni dalla sua morte per sgomberarne l'appartamento, che sta per essere demolito e nel quale sono accumulati i mobili e gli oggetti di una vita”: il ricongiungimento diventa pretesto per una reciproca contestazione della controversa storia famigliare, bilancio cui certo non giova la presenza di un vecchio e scaltro broker chiamato a valutare l'appartamento. Le ulteriori tensioni che scaturiscono nient'altro servono se non ad alimentare una generale resa dei conti pronta a nutrirsi di incomprensioni e menzogne, evidente manifestazione di come la paura per un'improvvisa perdita del benessere possa condizionare chi si dibatte nella crisi. “Miller tratta questo tema con la sua consueta maestria, facendoci scoprire un capolavoro che, pur venendo da lontano dialoga con i nostri giorni, così pieni di incertezze”. A far rivivere in tutta la sua drammaticità il messagio dell'autore saranno Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale ed Elia Schilton, cast di primissimo piano chiamato a rendere universale uno dei più significativi classici del nostro tempo.
Prodotto dalla Compagnia Orsini, con la traduzione di Masolino d'Amico e la regia di Massimo Popolizio, per Il prezzo repliche martedì e sabato alle 19.30, mercoledì, giovedì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 36 ed Euro 30: info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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