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Ambiente e storia in scena per il Live show di Piossasco
a cura di Roberto Canavesi
Mario Tozzi, Lorenzo Baglioni ed il Teatro Libero Palermo attesi per la stagione del Teatro Il Mulino
Piossasco, Teatro Il Mulino, giovedì 27 e sabato 29 ottobre 2022
Doppia proposta settimanale per il cartellone Live show del Teatro Il Mulino di Piossasco che giovedì 27 ottobre ospita la "strana coppia" Mario Tozzi-Lorenzo Baglioni protagonisti in Al clima non ci credo per la regia di Francesco Brandi: un geologo e ricercatore del CNR, divulgatore scientifico volto noto in televisione, a fianco di un cantante ed attore, per approcciare e discutere, ciascuno con il proprio linguaggio, di una tematica a tutti cara come il cambiamento climatico.
Con l’ausilio di immagini e video, evocando Greta Thunberg e i movimenti ambientalisti internazionali animati dalle giovani generazioni, spazio a novanta minuti tra tesi scientifiche e pillole musicali scanditi da un countdown scenico per convincere gli spettatori della necessità di impegnarsi tutti in prima linea nell'attività di monitoraggio dei mutamenti climatici: "mi è capitato - spiega Mario Tozzi - di vedere un video di una canzone di Lorenzo Baglioni, e nel video, c’era anche la mia immagine. Parlava di geologia, e mi colpì perché nessuno è solito usare le canzoni per queste cose: ho pensato allora che forse saremmo riusciti a mettere insieme le nostre diverse maniere di articolare la divulgazione, e l’ho cercato". Una serata particolare in cui, tra il serio ed il faceto, saranno confutate alcune delle tesi di maggior presa sull’opinione pubblica, con un occhio di riguardo a quelle fake news che tanta confusione rischiano di generare, oltre a sostituirsi alla necessaria buona informazione in materia.

Un breve stacco per arrivare a sabato 29 ottobre quando sul palco di Piossasco arriverà La merce più preziosa del drammaturgo francese Jean-Claude Grumberg, produzione Teatro Libero Palermo diretta da Beno Mazzone con in scena Giada Costa e Giuseppe Vignieri: racconto teatrale a tre voci liberamente ispirato ai fatti vissuti da una famiglia francese deportata nell’inverno del 1943, la vicenda è ambientata in un bosco attraversato dalla ferrovia che porta i prigionieri di mezza Europa nei lager di Hitler. In scena un taglialegna e sua moglie, donna coraggiosa che tanto vorrebbe un figlio ma non può permetterselo per via delle precarie condizioni economiche in cui la coppia si trova a vivere: insieme a loro un aspirante medico ebreo, giovane forte e vitale che, con la moglie e due figli gemelli appena nati, viene spedito in lager proprio su di uno dei  maledetti convogli piombati.
La donna ogni giorno vede il treno attraversare il suo bosco, divinità in movimento che le lancia segnali incomprensibili sotto forma dei biglietti che i deportati affidano all’aria dai vagoni sbarrati: un quotidiano incontro che la taglialegna non riesce a vivere a pieno in quanto incapace di leggere quei fogli che conserverà come messaggi d’incoraggiamento in attesa di un futuro migliore. "Il percorso personale di Grumberg - è scritto nella presentazione - la cui famiglia ha vissuto l’olocausto, è sempre presente nelle sue opere: il tragico ed il comico convivono in un modo grottesco che mette a nudo i sentimenti umani in un dialogo crudo e allo stesso tempo amorevole tra il bene e il male".

Per Al clima non ci credo e La merce più preziosa inizio alle ore 21 con biglietti a Euro 15 ed Euro 13: prenotazione via telefono e whatsapp al numero 370.3259263 o via mail a info@mulinoadarte.com.
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