Il titolo, Mine vaganti, non può non richiamare alla memoria uno dei film di maggior successo di Ferzan Ozpetek, pellicola cult del curriculum cinematografico del regista turco ora diventato anche spettacolo teatrale in cui ripercorrere la saga della famiglia Cantone, proprietaria di un grosso pastificio e dalle radicate tradizioni culturali altoborghesi, da sempre dominata dalla figura di un padre conservatore che desidera solo lasciare in eredità la direzione dell’azienda ai due figli: disegno progettuale proiettato nel futuro destinato ad essere sconvolto quando uno dei due eredi si dichiara omosessuale, battendo sul tempo il minore tornato da Roma proprio per rivelare la sua verità ai genitori.

In scena al Teatro Carignano per tutto il periodo natalizio, le Mine vaganti in versione teatrale sono una commedia vorticosa e ironica che tra dialoghi incalzanti e interazioni con il pubblico in sala, riesce a raccontare la nostra resistenza al cambiamento e a mettere a nudo quelle convezioni che troppo spesso ci condizionano: "ho dovuto lavorare per sottrazioni - spiega Ozpetek - lasciando quell’essenziale intrigante, attraente, umoristico. Ho tralasciato circostanze che mi piacevano tanto, ma quello che il cinema mostra, il teatro nasconde, e così ho sacrificato scene e ne ho inventate altre, anche per dare nuova linfa all’allestimento".
Dal Salento del grande schermo alla Gragnano del palcoscenico in un contesto umano e sociale dove il coming out ancora susciterebbe grande scandalo per l’umanissimo racconto di storie di persone, di scelte sessuali, di fatica ad adeguarsi ad un cambiamento sociale ormai irreversibile: un gioco di scambi tra attori e pubblico dove sarà impossibile annoiarsi con lo spettatore parte integrante della messa in scena e gli interpreti spesso a recitare in platea come se fossero nella piazza del paese. Parole ed emozioni ma anche improvvisi silenzi forti dell’idea, come precisa il regista, che "il teatro può permettersi il lusso dei silenzi, ma devono essere esilaranti, altrimenti vanno riempiti con molte frasi e una modulazione forte, travolgente. A questo proposito, ho tratto spunto da personali esperienze": tutto questo sarà fatto vivere in scena da un cast di primissimo piano, ricordiamo la presenza di Francesco Pannofino, Iaia Forte e Simona Marchini, per una macchina teatrale in grado di divertire e coinvolgere, lasciando sempre quel retrogusto di amaro in bocca che da sempre accompagna le pellicole del cineasta Ozpetek.

Produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo / Fondazione Teatro della Toscana con la regia di Ferzan Ozpetek, Mine vaganti vedrà in scena Francesco Pannofino, Iaia Forte, Edoardo Purgatori, Carmine Recano con la partecipazione di Simona Marchini e con Roberta Astuti, Sarah Falanga, Mimma Lovoi, Francesco Maggi, Luca Pantini, Jacopo Sorbini: fino all’8 gennaio 2023 repliche al Teatro Carignano martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o all’800.235333 con vendita online su www.teatrostabiletorino.it.