"Ivan Karamazov - è scritto nella presentazione - il libero pensatore che teorizza l’amoralità del mondo e che conduce forse consapevolmente all’omicidio l’assassino di suo padre": lo ritroviamo ora come uomo maturo che avverte nel suo intimo di non aver esaurito il suo compito, semmai di dover chiarire le esatte dinamiche dei propri delitti e dei castighi perché ritiene che il suo personaggio sia troppo limitato per esprimere la complessità del suo pensiero. In scena prende così forma una confessione con Ivan impegnato a raccontare la sua storia, epopea di un uomo tormentato e sofferente capace di ricorrere ad un linguaggio penetrante quanto immediato, in perenne bilico tra stati psicologici tipici di una figura amletica e inafferrabile: viaggio inaspettato nell’umana coscienza che non teme il confronto con tabù antichi e moderni, confessione straziata e commovente che vedrà un grande interprete della scena italiana a metà tra la finzione letteraria e il "pirandelliano" dissidio con un personaggio dove ricercare e ritrovare le espressioni più oscure del proprio io.
Produzione Compagnia Umberto Orsini con drammaturgia di Umberto Orsini e Luca Micheletti, sua anche la regia, Le memorie di Ivan Karamazov vedrà in scena Umberto Orsini: una settimana di repliche al Teatro Astra martedì, giovedì e venerdì alle 21, mercoledì e sabato alle 19.30, la domenica alle 17, con biglietti a Euro 25 ed Euro 17: informazioni su www.fondazione.tpe.it.
UMBERTO ORSINI-LE MEMORIE DI IVAN KARAMAZOV-foto Fabrizio Sansoni.jpg