L'autore e regista, Cèsar Brie, è uno dei maestri indiscussi di quel teatro contemporaneo che talvolta mescola contenuti classici ad espressività moderne per indurre ad una comune riflessione sulla controversa quotidianità: lo spettacolo, Orfeo ed Euridice, in scena per la stagione 2015-16 del teatro Fassino di Avigliana, è una spiazzante interazione tra passato e presente, tra mito e realtà, con il potere evocativo del primo al servizio di una piena comprensione dell'oggi.
”Orfeo - è scritto in sede di presentazione - con la sola forza del suo canto prova a strappare la sposa Euridice dal regno dei morti. La forza e la poesia del mito si intrecciano con due temi controversi: l'accanimento terapeutico e l'eutanasia”: seguendo un prestabilito disegno che tende alla contrapposizione tra la visione scientifica dell'uomo, inteso come corpo biologico, ed uno sguardo più spirituale che faccia riferimento all'antichità per la definizione più estesa della vita e della morte, si arriva alla rappresentazione della storia di un amore giunto ai confini della vita. E per farlo si attinge a piene mani al mito classico di Orfeo ed Euridice, relazione amorosa riletta non tanto in una dimensione narrativa, di racconto, quanto come strumento per una piena comprensione di quella ciclicità prestabilità della natura che l'uomo moderno tende spesso a violare: uno spettacolo dalla struttura “aperta” che, senza enfasi e con grande realismo, suggerisce allo spettatore moderno domande ed interrogativi senza spingersi a fornire alcuna risposta, lasciando in eredità il compito di una riflessione critica sul disegno da attuare nel momento in cui l'amore incontra la morte.
Scritto e diretto da César Brie, ed intepretato da Giacomo Ferraù e Giulia Viana, Orfeo ed Euridice sarà in scena venerdì 6 novembre alle 21 con biglietti a Euro 12 ed Euro 10: info e prenotazioni allo 011.044.61.58 o all’email info@piccolamagnolia.it.