Nella lettura proposta Eva diventa primo studio mal riuscito del tentativo di un'opera d'arte che, come sempre, necessita di perizia e cura: insieme a lei, suo involontario complice trova spazio Adamo, dapprima figura ignara di tutto ciò che ha il solo merito di essere bello, ma non pratico, in seguito vittima della dipendenza data dal "solo bello", da ultimo assuefatto alla presenza di Eva che quel bello lo vede e lo vuole. "Una carrellata di storia dell'arte - è scritto nella presentazione - per raccontare la storia dell'uomo prima e dopo la caduta. Il tentativo di noi esseri umani di ritrovare, dentro l'arte, il Dio perduto".
E se la ricerca di quel Dio alla fine ce lo farà trovare dentro di noi, allo spettatore resterà la consapevolezza che quando Eva abbandona la scena lascia in realtà un vuoto assai più esteso di quello lasciato dalla perdita del giardino: il motivo è presto trovato, Eva profuma di vita e a noi esseri umani, tutto sommato, la vita piace.
Con la regia di Emily Tartamelli, Eva-Studio n.45 vedrà in scena Giulia Cerino e Vincenzo Leone: ad Airasca, Salone Polifunzionale "Giovanna Brussino", venerdì 21 febbraio alle 21 con biglietto unico a Euro 10 e prenotazioni al numero 376.16.84. 440.
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