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La casa prigione dove prende forma il LUNGO VIAGGIO VERSO LA NOTTE
a cura di Roberto Canavesi
Gabriele Lavia dirige ed interpreta uno dei capisaldi della drammaturgia americana
Torino, al Teatro Carignano, da martedì 25 febbraio a domenica 9 marzo 2025
Il titolo, Lungo viaggio verso la notte, potrebbe far pensare ad un racconto dilatato nel tempo, itinerario misterioso verso una non meglio precisata zona buia nella quale sprofondare: mai impressione fu più erronea se è vero che l'intera vicenda raccontata da Eugene O'Neill, piéce scritta tra il 1941 e il 1942 e presentata in prima assoluta solo nel febbraio 1956 a Stoccolma, in realtà si svolge tra nell'arco di una sola notte dentro le pareti di una casa borghese i cui abitanti danno vita ad una sorta di collettivo gioco al massacro, macerandosi e tormentandosi oltre ogni limite.

In scena per due settimane al Teatro Carignano nella versione diretta ed interpretata da Gabriele Lavia, Lungo viaggio verso la notte è testo simbolo della drammaturgia a stelle e strisce del secondo Dopoguerra, insignito post mortem del Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1957, anno dal quale non si contano più le numerose messe in scena in tutto il mondo, non solo teatrali ma anche per il grande schermo: e se il 1957 è anche l'anno della prima italiana al Teatro Valle di Roma a cura di Renzo Ricci, inconfondibile cifra stilistica è il carattere di opera confessione che le pagine di O'Neill fanno proprie, se consideriamo come il padre dell'autore sia stato un attore di grande successo proprio al pari del protagonista della sua opera teatrale.

"La casa-prigione della famigliaccia che O'Neill ci racconta - spiega Gabriele Lavia - in fondo, è proprio casa sua. E qui sta il cammino tortuoso di una possibile messa in scena-viaggio di quest'opera, davvero amara, scritta da O'Neill ormai vicino alla morte per fare un viaggio all'indietro nella sua vita": in una sole notte, nell'arco di pochissime ore, si tirano le somme di una serie di esistenze il cui esito è fallimentare, guidando lo spettatore all'approdo finale di un viaggio nella cellula fondante del vivere civile, quell'universo famigliare di cui si fanno emergere tutti i contrasti, la tenerezza come la violenza, l'amore al pari del disprezzo, la fragile comprensione e la totale incomunicabilità. 

Un capofamiglia attore in preda ai rimpianti per quello che sarebbe potuta essere la sua carriera e una moglie in perenne lotta con la dipendenza da morfina: ed ancora una cameriera, un figlio affetto da tubercolosi ed un altro in perenne combutta con il fratello a completare il quadretto di una famiglia disfunzionale non così lontana da quella dell'autore che con il suo Lungo viaggio è come se aprisse i cassetti della memoria per rivolgere indietro lo sguardo, non senza amarezza e dolore, al suo passato di adolescente e giovane uomo.

Produzione Effimera srl e Fondazione Teatro della Toscana con regia di Gabriele Lavia, Lungo viaggio verso la notte di Eugene O'Neill vedrà in scena Gabriele Lavia e Federica Di Martino con Jacopo Venturiero, Ian Gualdani e Beatrice Ceccherini: due settimane di repliche al Teatro Carignano martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 16, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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