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I racconti di Mallarmé e le storie della Sicilia si incrociano al Festival delle Colline Torinesi.
Torino: alla Cavallerizza Reale, martedì 12 e mercoledì 13 giugno 2012, due racconti dal mondo della letteratura e dalla vita reale.
Sono linguaggi lontani anni luce quelli di cui si servono Sonia Bergamasco e Tindaro Granata per raccontare le proprie storie: ma sempre di teatro di narrazione si parla, e sempre una ricerca rigorosa sul linguaggio sottende a due allestimenti degni di nota.
Esse di Salomè, martedì 12 e mercoledì 13 giugno alle 21, è un progetto che nasce dal desiderio di esplorare le varie possibilità di ricerca su di una voce aiutata dalle nuove tecnologie. Liberamente tratto da frammenti dell'Erodiade di Stéphane Mallarmé, affiancando le doti vocali di Sonia Bergamasco alla rinomata esperienza sulle tecnologie del suono di Tempo Reale, il progetto si trasforma in uno spettacolo teatrale innovativo per ciò che riguarda il connubio tra voce ed elettronica. Nel testo di Mallarmé, che utilizza un linguaggio fatto di parole nuove e termini evocativi che creano risonanze, impressioni, analogie e molteplicità di significati, si è trovato il terreno adatto per questa specifica ricerca. Il poema dà vita con ironia e disincanto ad una splendida riscrittura del mito di Salomè: lo spettacolo prende spunto da una drammaturgia variegata di testi del poeta francese tra i quali, oltre all’Hérodiade, si riconosceranno inserti da Sonetti e Pour un Tombeau d’Anatole. Al centro della scena è posto un trono in cui la figura solitaria della principessa, protagonista dello spettacolo, muove una danza sfacciata e folle, articolando la sua partitura di seduzione e terrore.
 
Antropolaroid, data unica mercoledì 13 giugno alle 19, si rifà più alla tradizione che alla sperimentazione: lo spettacolo di Tindaro Granata nasce dall’esigenza dell’autore di dare continuità ed assieme di rielaborare la figura del cunto, “modello di narrazione che ho conosciuto attraverso i miei nonni, entrambi contadini”. Un racconto di poesia popolare, nel quale voci e personaggi, creati e portati in scena esclusivamente attraverso il corpo dell’attore senza l’aiuto di artifici scenografici, si sommano, si parlano, si rispondono dando vita al racconto. Tindaro Granata narra storie di generazioni appartenenti alla sua terra natia, la Sicilia, passando attraverso giochi, balli, lavoro, relazioni famigliari e paure che hanno fatto la storia di una popolazione. Le biografie dei suoi parenti incrociano quelle del boss mafioso Badalamenti, fino a comporre un'unica trama nella quale il male si perpetra sempre, come un’eredità misteriosa che si tramanda di generazione in generazione.
 
Biglietti ad Euro 15 ed Euro 10 con info e prenotazioni allo 011.19.74.02.91 o sul sito web www.festivaldellecolline.it.
I racconti di Mallarmé e le storie della Sicilia si incrociano al Festival delle Colline Torinesi.
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