Esito finale di un progetto alimentato da una serie di interviste a donne che hanno vissuto o vivono questo legame carnale con l’istituto di pena, la piéce presente la figura di tre figure femminili, tra le tante persone in coda in attesa del fatidico incontro con i congiunti. Ciascuna porta oggetti da recapitare all’interno, una di loro è incinta, ed in maniera del tutto soggettiva e differente, tutte tradiscono ansia ed attesa per l’accesso al luogo depositario di profondi legami. "Nel corso delle ricerche - è scritto nella presentazione - ci siamo innamorati di queste vite dimezzate, ancorate all’abisso, disposte lungo una linea di confine spaziale e sociale, costantemente protese verso l’altrove".
Tra i compagni rinchiusi all’interno e le donne che arrivano dall’esterno si genera una sorta di simbiosi, di condivisione della reclusione: ed i tre interpreti maschili sovrapporranno le loro parole a quelle di ciascuna donna nel tentativo di definire una sorta di unicum rappresentativo tra le due diverse condizioni, consapevoli di come la detenzione sia un stato fisico ma anche dell’anima che fiacca tanto chi la vive in prima persona, quanto chi lo fa dall’esterno. "Un aldilà doloroso e ingombrante da un lato - concludono gli autori del progetto - e, per contro, una vita altra, sognata, necessaria, negata. La mancanza, in entrambe le direzioni, ci è sembrata intollerabile".
Produzione Collettivo lunAzione su progetto e regia di Eduardo Di Pietro, Il colloquio vedrà in scena Renato Bisogni, Alessandro Errico e Marco Montecatino: appuntamento al Teatro Il Mulino sabato 11 marzo alle 21 con biglietti a Euro 15 ed Euro 13: prenotazione via telefono e whatsapp al numero 370.3259263 o scrivendo email a info@mulinoadarte.com.
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