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COME GLI UCCELLI per andare al di là di ogni muro e barriera
a cura di Roberto Canavesi
Marco Lorenzi dirige il testo di Wajdi Mouawad, storia d'amore attraversata da contrasti e speranze
Torino, al Teatro Carignano, da martedì 18 a domenica 23 marzo 2025
Mai racconto si potrebbe rivelare più profetico di Come gli uccelli, testo di Wajdi Mouawad tradotto da Monica Capuani, e diretto da Marco Lorenzi, per uno degli spettacoli più apprezzati delle ultime stagioni, Premio UBU 2024 come miglior testo di drammaturgia straniera: in scena al Teatro Carignano per il cartellone dello Stabile torinese, la storia d'amore tra Eitan, giovane di origine israeliana, e Wahida, ragazza di origine araba, sembra estratta dalla cronaca quotidiana scandita da conflitti e dolore, da odio ed attentati.

Progetto complesso, con un cast nel suo genere unico che mescola attori italiani come provenienti da altri paesi, Come gli uccelli disegna un labirinto di storie ed eredità dimenticate, lotte fratricide di drammatica attualità che inducono a riflettere sul tema dell'identità culturale e delle origini, sullo sfondo di una storia d'amore di due novelli Romeo e Giulietta: giovani e innamorati, Eitan e Wahida si conoscono a New York per poi coltivare una passione pronta a resistere alla realtà storica dei loro paesi. E quando tutto sembra avere trovato un pur fragile equilibrio, sul ponte che collega Israele e Giordania Eitan rimane vittima di un attentato terroristico e va in coma: sarà proprio in questa dimensione fuori dal tempo e dallo spazio che la famiglia dell'uomo si troverà a dover fare i conti con la verità più nascosta, ed insieme ad affrontare il dolore dell'identità, il demone dell'odio e le ideologie più rigide.

"Ho chiesto a questo incredibile cast di interpreti - scrive Marco Lorenzi - di immergersi in un viaggio di conoscenza non scontato e di imparare a recitare in altre lingue oltre alla propria, con l'aiuto di esperti linguistici e culturali. Come gli uccelli risuonerà infatti di una molteplicità linguistica per cui, oltre all'italiano, gli attori reciteranno in ebraico, tedesco, arabo”: approcciare ed affrontare un testo come la partitura teatrale di Mouawad significa anche, se non soprattutto, interrogarsi su cosa rappresenta quel muro, immaginario o concreto, che giganteggia nello spazio scenico dello spettacolo, approfondendo con ostinata caparbietà un percorso di ricerca e di creazione ispirato da una visione del mondo fondata sulla pluralità.

"Come cittadino ed artista del ventunesimo secolo - conclude Lorenzi - credo che continuare a ragionare secondo categorie identitarie auto-riferite e creare un teatro, leggasi Arte, borghese identitario, espressione di una visione parziale, non abbia più senso nel capitalismo globale: non esiste più la possibilità di rimanere esterni e di far finta di nulla,  muri non hanno più senso e solo i ponti sono una possibilità di futuro".

Progetto de Il Mulino di Amleto con il sostegno di A.M.A. Factory, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova e TPE – Teatro Piemonte Europa, in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi, Come gli uccelli di Wajdi Mouawad nella traduzione di Monica Capuani vedrà in scena Federico Palumeri, Lucrezia Forni, Barbara Mazzi, Irene Ivaldi, Rebecca Rossetti, Aleksandar Ćvjetković, Elio D'Alessandro, Said Esserairi e Raffaele Musella diretti da Marco Lorenzi, suo anche l'adattamento con Lorenzo De Iacovo: repliche al Teatro Carignano martedì 18, giovedì 20 e sabato 22 marzo alle 19.30, mercoledì 19 e venerdì 21 marzo alle 20.45, domenica 23 marzo alle 16, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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