"In un luogo distopico, pericolosamente vicino a noi – scrive il regista Simone Fraschetti - tre personaggi tragici, buffoneschi e drammatici si contendono il potere ed il diritto di regnare sui rimasugli della storia: sono Il Re del Crollo, Pep, e il Coro, composto da una sola donna": in un surreale contesto di macerie agghindate a festa, confinato su di un trono-seggiolo, il re agita il suo scettro spelacchiato, crogiolandosi all'ombra di quel che resta del suo infinito potere. Lato loro, tra un'imprecazione e l'altra, Pep e il Coro si impegnano in una disperata ricerca tra le macerie del crollo della civiltà, delle aspettative e delle ideologie.
In scena prende forma una tragedia scanzonata ed ironica, sorta di rappresentazione medievale dove gli interpreti sono giullari con maschere spaventose e ridicole: un linguaggio di evidente origine contemporanea, sottolineato ora da grugniti di cartoni animati ora da estratti degradati dei media, accompagna definizione e descrizione di un mondo esploso ed annientato senza che nessuno se ne sia forse accorto. "Il Re è benevolo, molesta il coro, tratta da capo bonaccione Pep - conclude Fraschetti - mentre il Coro e Pep faranno comunella per sottrarre lo scettro al Re ed essere loro a comandare in mezzo al crollo".
Produzione Collettivo Lubitsch con regia di Simone Fraschetti, Sotto questo crollo di Adriano Marenco vedrà in scena Silvio Murati, Nathalie Bernardi e Francesco Balbusso: al CAP 10100, in corso Moncalieri 18 a Torino, domenica 18 maggio alle 21 con biglietti a Euro 15.
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