"Una trappola - scrive il regista - per catturare l’anima, una tragedia che sembra ci sia stata donata apposta per risvegliare qualcosa di sopito a morte dentro di noi”: tragedia universale ed al tempo stesso privata che offre la possibilità di dar voce al proprio personale groviglio di sentimenti e paure. Ma soprattutto dramma famigliare con sugli scudi un nucleo primario, a immagine e somiglianza della famiglia moderna, protesa a ricreare un’utopica idea di felicità: interpretazione che ruoterà proprio intorno l’idea conflittuale che pone Amleto in opposizione alla sua famiglia, immagine ereditata dalla sempre suggestiva rilettura che Cesare Garboli fece nella celebre traduzione del 2009 in cui la capacità intellettuale e di pensiero di Amleto rappresentavano in realtà la sua principale debolezza. "Fare Amleto - conclude Binasco - è come scendere in guerra contro il buio, contro il silenzio, contro il disamore. E perdere. Buio, silenzio e disamore sono tra i molti soprannomi della morte”.
Produzione Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale diretta da Valerio Binasco, Amleto di William Shakespeare sarà interpretato da Fausto Cabra, Vittorio Camarota, Fabrizio Contri, Christian di Filippo, Michele Di Mauro, Mariangela Granelli, Giulia Mazzarino, Nicola Pannelli, Mario Pirrello, Gabriele Portoghese, Franco Ravera e Michele Schiano Di Cola: con loro in scena quattro allievi della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino, Pietro Maccabei, Lucia Raffaella Mariani, Cristina Parku, Davide Pascarella.
Tre settimane di repliche alle Fonderie Limone di Moncalieri da martedì a venerdì alle 20.45, sabato alle 19.30, domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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