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Potted Potter
a cura di Giancarlo Zappoli
Visto al Teatro Leonardo il 12 ottobre 2018
di Daniel Clarkson, Jefferson Turner 
Regia: Richard Hurst 
Regista associato: Simone Leonardi 
Interpreti: Mario Finulli, Davide Nebbia 
Scenografia: Simon Scullion 
Disegno luci: Tim Mascall 
Musiche: Phil Innes 
Produzione: Show Bees, Glynis Henderson Productions e Potted Productions 
Al Teatro Leonardo di Milano dal 12 ottobre al 4 novembre
«Dopo anni di tutto esaurito in giro per il mondo e una candidatura agli Olivier Awards nella categoria Best Entertainment and Family giunge in Italia...» così recita il lancio dello spettacolo dichiarando più o meno volontariamente il rischio insito nell'operazione. Trovare due giovani attori che sapessero sostenere un tourbillon di situazioni come quelle previste dal copione non era un'impresa facile. Anche perché la parodia dei classici (e la saga potteriana lo è diventata) non è un'operazione semplice. Nella televisione delle origini ne furono maestri i componenti del Quartetto Cetra seguiti poi dal Trio Marchesini/Solenghi/Lopez. La parodia richiede la capacità di parlare sia a chi conosce il testo parodiato sia a chi lo ignora mettendone a nudo le strutture narrative di base. Se poi si è deciso di avere una scenografia essenziale e di ridurre i costumi al minimo la situazione si complica. 

La produzione, di Show Bees, Glynis Henderson Productions e Potted Productions, ha però superato con un balzo tutti gli ostacoli affidandosi alla dirompente energia di Davide Nebbia e Mario Finulli. I quali sono non solo in grado di tenere la scena senza incertezze ma hanno i tempi comici giusti e sanno svariare nei toni e nei gesti entrando ed uscendo dai personaggi con il solo ausilio di un oggetto o di un cappello. Se si aggiunge che sanno interagire improvvisando con il pubblico, cogliendo al volo anche la più impalpabile variazione o commento il gioco è fatto. Anche gli innesti 'italiani' nel testo (dal prodotto dolciario non finalizzato però a sponsorizzazioni al personaggio noto) funzionano. Il pubblico (bambino, adolescente o adulto che sia) ride, si diverte e si fa coinvolgere talvolta anche al di là delle aspettative degli stessi interpreti. 

Resta un solo dubbio in tutto ciò: quale Draco Malfoy della comunicazione non ha fatto inserire nei volantini di promozione dello spettacolo i nomi di Nebbia e Finulli? Oppure si tratta di un pubblicitario che è stato colpito da un Obliviatore? Dovrebbe comunque porre rimedio all'omissione.
  • @Lù Magarò
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