Il racconto è ambientato nel 1960 nell'appartamento di Edith la cui esistenza è stata già sconvolta da lutti e grandi amori, da gioie, successi come da profonde delusioni, circostanze che ne hanno accelerato il declino conducendola ad una pericolosa serie di eccessi: e se il destino sembra essersi accanito contro di lei e contro il suo fisico, ormai minato dall'artrite e da uno smodato uso di alcol e medicinali, ecco all'improvviso il buio di un’anonima e solitaria quotidianità squarciato dall'arrivo di un uomo, Bruno Coquatrix, l’impresario dell'Olympia che anni prima aveva lanciato la Piaf e ora, quasi per miracolo, rientra nella sua vita e la persuade a tornare sulle scene: rivivranno i giorni tra la fine del 1960 e la primavera del 1961 che precedettero la storica esibizione che riporterà Édith Piaf sul palco dell'Olympia, stagione della rinascita raccontata con un misto di parole e musica, e dove la prosa si arricchirà di canzoni, eseguite rigorosamente dal vivo, simbolico omaggio a una delle voci più belle e strazianti della canzone moderna. "Vogliamo ricordarla - scrive il regista Daniele Salvo - con semplicità e nitidezza. Non vogliamo imitarne le movenze o copiarne l’esteriorità. Tentiamo invece di avvicinarci alla sua anima con levità mozartiana, di raggiungere il centro del suo petto per evocare per un istante, con attenzione e rispetto, il suo incredibile talento”.
Produzione Bis Tremila con la regia di Daniele Salvo, scritto ed interpretato da Melania Giglio e Martino Duane, per Edith Piaf, l’usignolo non canta più repliche da giovedì 13 a sabato 15 dicembre alle 21 con biglietti ad Euro 22 ed Euro 15. Info allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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