Insieme al gruppo di inseparabili musicisti che un quarto di secolo addietro segnò l’avventura teatrale di Oylem Goylem, storico spettacolo in cui sei vagabondi, cinque musicisti e un narratore, approdavano in palcoscenico a bordo di una zattera per raccontare storie e cantare canzoni del popolo eletto ed esiliato, Ovadia con il consueto registro di umorismo e tragedia, prosegue il racconto dell’epopea di quel popolo fatto di storie e canti, piccole letture, citazioni e riflessioni per una collettiva narrazione ricca di colore e grottesca ironia. E nel titolo Nish koshe, in yiddish "così così”, ecco sintetizzata la condizione umana di una generazione che non sembra essersi ancora liberata dai fantasmi del passato, in costante bilico tra slanci verso un mondo di giustizia e di pace ed assurde pulsioni di sopraffazione che portano ad erigere barriere e costruire muri, "come la prigione a cielo aperto di Gaza” più volte citata dallo stesso Ovadia.
Prodotto da CTB–Centro Teatrale Bresciano e da Corvino Produzioni, scritto, diretto ed interpretato da Moni Ovadia con le musiche eseguite dal vivo da Maurizio Dehò, Luca Garlaschelli, Albert Florian Mihai, Paolo Rocca e Marian Serban, per Dio ride Nish koshe repliche alle Fonderie Limone di Moncalieri da martedì a venerdì alle 20.45, sabato alle 19.30, domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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