Giocando sul significato del termine “golem”, diretta emanazione dall'ebraico “gelem”, si porta in scena il mito medievale del Golem, storia di un gigante che può essere creato dall’argilla solo da chi è a conoscenza dei segreti della Qabbalah per essere “usato” come un servo forte e ubbidiente: muovendosi da questa originale suggestione, il collettivo fondato nel 2005 da Suzanne Andrade e Paul Barritt guida lo spettatore in una grottesca esplorazione dei confini tra umanità e tecnologia: “in un mondo futuristico - conclude la Andrade - in cui le tecnologie e l’economia sono divenuti i principali mezzi per trascendere i limiti del controllo umano, Golem è diventato l’indispensabile ingrediente di una vita migliore. Ma c’è un problema: la sua esistenza minaccia la vita di chi lo ha creato”.
Nella società schiava della tecnologia, chi è realmente il controllato e chi il controllore? Come da tradizione per gli spettacoli firmati 1927, si proverà a far convivere il teatro con l’opera e la musica, con il cinema e il mondo dell’animazione, all'interno di un cocktail di linguaggi destinati a coinvolgere e divertire grandi e piccini.
Prodotto dalla Compagnia 1927, scritto e diretto da Suzanne Andrade, per Golem repliche in lingua francese, con soprattitoli in italiano, da mercoledì a venerdì alle 20.45, sabato alle 19.30: biglietti ad Euro 27 ed Euro 24 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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