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I fantasmi del mondo in crisi di HEDDA GABLER
a cura di Roberto Canavesi
Prima nazionale per il grande classico di Henrik Ibsen diretto da Krizsta Székely
Torino, al Teatro Carignano, da giovedì 12 a domenica 15 gennaio 2023
Cosa sia e rappresenti il denaro nella società di oggi è argomento da più parti dibattuto, pretesto per domande in molti casi destinate a rimanere senza risposta: innumerevoli le implicazioni sociali, economiche e morali che sottendono al tentativo di definizione nella quotidianità di un "ruolo" della componente pecuniaria attorno cui si sono cimentati anche, con alterne fortune, non pochi drammaturghi. Tra gli esempi più celebri spicca Hedda Gabler, dramma a tinte forte del norvegese Henrik Ibsen ora riadattato ed attualizzato dalla regista ungherese Krizsta Székely nella versione in scena al Teatro Carignano di Torino per il cartellone dello Stabile cittadino.

Sullo sfondo di un mondo in crisi, dove tutti vedono nel denaro l’unica fonte di salvezza, si consuma il racconto di una comunità attraversata dall’ossessione di perdere il proprio status sociale, vero e proprio incubo destinato a minare relazioni e rapporti personali: se questo è il contesto, inevitabile è chiedersi se abbia senso un’esistenza senza sentimenti e priva di ideali, quotidiano apatico ed asfittico in cui ogni azione e agire si indirizza verso la salvaguardia di maschere di facciata tanto attente alla dimensione dell’apparire, quanto fragili nella difesa del proprio essere. Tra questa spicca la protagonista, Hedda, uno dei personaggi più carismatici e seduttivi della letteratura drammatica nella sua natura altèra e quasi distaccata, ma al tempo stesso pienamente consapevole delle bugie e dell’ipocrisia altrui.
"Hedda Gabler - spiega Krizsta Székely - è uno dei personaggi femminili più misteriosi nella storia della drammaturgia teatrale, un Amleto al femminile difficilissimo da interpretare. Intravedo in lei tante cose che rendono poliedrica la sua personalità, diversa dalle donne che siamo abituati a conoscere. È estremamente bella e intelligente, quasi perfetta, ma nasconde in sé tanti segreti, squarci, lati oscuri e repressioni": con quasi certezza cresciuta senza madre, e quindi da donna adulta del tutto priva di tenerezza materna, la figlia del Generale Gabler vive un'esistenza edificata su fragili fondamenta e quando all’improvviso un amore del passato ripiomba nella sua vita, ecco emergere pericolose crepe sulla sottile superficie sua perfezione artificiale. Intorno a lei un microcosmo di umanità il cui l'equilibrio viene meno con l’incedere della crisi che attanaglia Hedda, facendo emergere i veri volti fino a quel momento nascosti da maschere e convezioni sociali.
"Il mondo in cui viviamo - conclude la regista ungherese - è molto cambiato ma, allo stesso tempo, è rimasto lo stesso da quando Ibsen scrisse quest’opera. Le donne sono più libere, ma trovare la propria libertà interiore è cosa complessa, e lo sarà per sempre": e se aveva senso ai sensi di Ibsen interrogarsi su cosa fosse la libertà, non lo di meno lo è ai giorni nostri soprattutto in determinati contesti socio-politici, come l’Ungheria della Székely, dove ancor oggi si sente il desiderio di definire le donne secondo il loro compito biologico, come madri e come mogli.

Produzione Katona József Színház / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, spettacolo in lingua ungherese con soprattitoli in italiano, Hedda Gabler di Henrik Ibsen diretto da Krizsta Székel vedrà in scena Adél Jordán, Barna Bányai Kelemen, Béla Mészáros, Júlia Mentes, Péter Takátsy ed Eszter Kiss: al Teatro Carignano giovedì 12 e sabato 14 gennaio alle 19.30, venerdì 13 gennaio alle 20.45, domenica 15 gennaio alle 15.30, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o all’800.235333 con vendita online su www.teatrostabiletorino.it.
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