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E se provassimo a FARE TEATRO a sale chiuse?
a cura di Roberto Canavesi
Tangram Teatro presenta sei spettacoli in diretta su digitale terrestre e social
Torino, al Tangram Teatro, da venerdì 6 novembre a venerdì 11 dicembre 2020
Tra le tante modalità di reagire alla nuova chiusura dei teatri il torinese Tangram Teatro diretto da Bruno Maria Ferraro ed Ivana Ferri sceglie di andare avanti con coraggio ed ostinazione alla ricerca di nuove forme di contatto con gli spettatori, seppur a distanza: nasce così, in stretta sinergia con la Banca del Piemonte ed il gruppo televisivo Rete 7 Piemonte, un mini cartellone di 6 appuntamenti per altrettanti venerdì che vedranno, nella sala del Tangram Teatro, andare in scena spettacoli di repertorio come novità, riconducibili al teatro di narrazione ed al teatro-canzone, fruibili in modalità "live" sui canali del digitale terreste ed in rete attraverso i canali social. "Lo sforzo - scrivono Ferraro e Ferri - è di realizzare una stagione ripresa da una troupe televisiva con quattro camere e una regìa video per offrire un prodotto culturale che possa continuare e anzi, rafforzare il dialogo con un pubblico che in questi anni ha seguito e condiviso le nostre storie, i nostri spettacoli, i nostri format”.

Ad aprire il cartellone, venerdì 6 novembre, l’immancabile Ho visto Nina volare che la voce di Bruno Maria Ferraro e la chitarra di Gigi Venegoni realizzano come tributo ai luoghi dello spazio, della mente e dell’anima di Fabrizio De André: Genova ed il suo mare, ma anche la Sardegna teatro del sequestro ed il Piemonte a lungo frequento nell’infanzia, questi i luoghi deandreiani che rivivranno in una serata di racconti e canzoni che parte dalle radici piemontesi di Faber per avventurarsi nei "suoi" luoghi che diventano anche meandri della memoria e dell’anima: sette giorni dopo, venerdì 13 novembre, spazio a Laura Curino ed al suo Margherita Hack. Una storia infinita, divertente ed affettuoso omaggio ad una grande donna, prima che ad un’eminente scienziata, di cui si ripercorrerà il percorso umano e professionale partendo dalla tanto amata Toscana per arrivare al lungo soggiorno triestino dove per oltre vent’anni ha diretto l’Osservatorio astronomico impegnandosi in complessi progetti di ricerca. Dal nord est d’Italia al centro dell’Europa il passo è breve e cosi, venerdì 20 novembre, Alessandro Perissinotto e Bruno Maria Ferraro saranno in scena con Parigi, lato ferrovia, camminata teatral-musicale negli angoli meno conosciuti della capitale francese tra un Arrondissement e l’altro, con la possibilità di incontrare alcuni tra i padri della canzone d’autore: serata ricca di sorprese che vedrà lo scrittore torinese nella veste di guida rievocare Dumas e Apollinaire, Prevert e Zola, spaziando dal tragico teatro del Bataclan al visitatissimo Père-Lachaise dove a suscitare maggior interesse non sono i morti celebri, ma le tombe delle persone comuni. Scordiamoci le lunghe giornate tra i corridoi del Louvre o le passeggiate sull’Avenue des Champs-Elysées, mettiamo da parte l’idea di raggiungere la collina di Montmartre o di salire sulla Tour Eiffel, ma prepariamoci ad un viaggio nella Parigi meno nota cullati dalle noti di Yves Montand e George Brassen, di Jaque Brel, Fabrizio De André ed Hebert Pagani.

Giro di boa del cartellone per arrivare, venerdì 27 novembre, a Ma sono mille papaveri rossi, il racconto teatrale di Ivana Ferri lungo un secolo a fianco di Susanna, bambina del 1914 testimone di un mondo in trasformazione: un’indagine poetica sul concetto di nemico che parte dal campo di battaglia di Caporetto, attraversa gli orrori della Grande Guerra, si alimenta della rinascita del boom economico per rafforzarsi con le lotte giovanili e farsi travolgere dalla tecnologia con le sue false certezze. Ed ancora, venerdì 4 dicembre, Patrizia Pozzi, Silvia Carbotti e Max Carletti saranno i protagonisti de L’angelo di Coppi, una serata di storie di sport sul labile confine che separa realtà dalla leggenda: liberamente tratto dall’omonimo libro di Ugo Ricciarelli, il recital porta in scena tre storie di sport e di umanità diversissime tra loro, da Fausto Coppi che cerca di scoprire se il ragazzino che lo ha superato in sella a un vecchio catorcio esista davvero o sia solo un sogno, alla tenerezza ed allegria suscitate dalla figura di Garrincha, asso del pallone con le gambe storte, per arrivare all’orgoglio ed alla dignità dei calciatori della Dinamo Kiev "colpevoli" di aver sconfitto la squadra messa in campo dai nazisti. 

In chiusura di programma, venerdì 11 dicembre, Windblow. La poesia della terra, spettacolo realizzato in collaborazione con Agroinnova Centro di Competenza dell’Università di Torino ed interpretato da Celeste Gugliandolo, Bruno Maria Ferraro e Patrizia Pozzi per la regia di Ivana Ferri: in un viaggio di parole e note si parlerà di natura per approfondire il legame tra uomo ed ambiente indagandone le molteplici, e non sempre corrette, relazioni.

Tutte le serate di Fare teatro saranno visibili il venerdì sera alle ore 21 sulle frequenze 72 e 110 del digitale terrestre ed in modalità live sui canali social del Tangram Teatro all’indirizzo https://www.facebook.com/tangramteatro.torino, e della Banca del Piemonte all’indirizzo https://www.facebook.com/bancadelpiemonte: info sul programma allo 011.33.86.98 o su www.tangramteatro.it.
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