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La gioventù alla riscossa in Antonio e Cleopatra ed Akhenhaton.
Torino: al Museo Egizio, da giovedì 25 giugno a domenica 19 luglio 2015, i neodiplomati della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale diretti da Valter Malosti.
Un domani, forse, saranno famosi: oggi, intanto, sono protagonisti di un'intensa avventura teatrale nei rinnovati spazi del cortile del Museo Egizio di Torino dove, per tre settimane a sere alterne, porteranno in scena alcuni segmenti dall'Antonio e Cleopatra di William Shakespeare e l'Akhenhaton di Agatha Christie, scritto ed adattato da Agnese Grieco.
I giovani neo diplomati della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino diretti da Valter Malosti chiudono idealmente la stagione dello Stabile torinese, lunghissimo ciclo di spettacoli coinciso con il sessantesimo compleanno e con il riconoscimento della prestigiosa definizione di Teatro Nazionale: “Antonio e Cleopatra - è scritto in sede di presentazione - è un dramma romano o un dramma egiziano? Antonio perde il mondo perché è diventato lo zimbello di una sgualdrina dalla fronte bruna? O forse conoscere Cleopatra, il Serpente del vecchio Nilo che siede in trono rivestita del manto di Iside, è ciò che dà un senso al viaggio della vita?”
Servendosi della nuova traduzione di Gilberto Sacerdoti, saranno realizzate alcune scene di una dramma che tanto assomiglia ad un prisma ottico: osservato frontalmente la storia di amore e di politica narrata da Plutarco, di profilo ci spinge a decifrare “l’infinito libro di segreti della natura”.
La seconda proposta è un dramma che Agatha Christie scrisse sulla base delle esperienze vissute nelle numerose campagne di scavo cui partecipò dopo aver sposato in seconde nozze l'archeologo Max Mallowan: pubblicato nel 1937, Akhenhaton è ambientato nell’antico Egitto e ruota intorno alla figura del faraone idealista e pacifista, che fece di Nefertiti la sua sposa. “Fondatore del culto del dio unico Aton, il dio Sole, Akhenhaton passa alla storia come il primo riformatore religioso monoteista: il significato rivoluzionario della sua nuova dottrina, così come lo scontro con l’antica casta sacerdotale e gli intrighi della corte, condurranno alla drammatica dissoluzione della sua utopia”. La figura del “faraone eretico”, e delle scoperte archeologiche che si susseguivano in quegli anni, è stata al centro anche delle analisi condotte da Sigmund Freud nel suo ultimo libro L’uomo Mosè e la religione monoteistica. Ed ancora, negli Anni Ottanta, sarà Naguib Mahfouz a raccontare di lui in un'indagine letteraria con protagonista il giovane e curioso Miri-Mon che, attraverso un ideale presa di contatto con tutte le persone che furono al fianco di Akhenhaton dall’ascesa al trono al suo declino, arriverà alla definizione di un suggestivo ed originale mosaico del sovrano più affascinante e rivoluzionario dell’Antico Egitto.
A far rivivere le pagine scespiriane e la saga egizia saranno, in rigoroso ordine alfabetico, Matteo Baiardi, Liliana Benini, Vittorio Camarota, Elena Cascino, Giulio Cavallini, Marta Cortellazzo Wiel, Gloria Cuminetti, Christian Di Filippo, Barbara Mattavelli, Camilla Nigro, Arianna Primavera, Gloria Restuccia, Marcello Spinetta, Beatrice Vecchione, Isacco Venturini e Matilde Vigna.
Si inizia giovedì 25 giugno con Antonio e Cleopatra, per proseguire venerdì 26 con Akhenhaton, ed arrivare a sere alterne fino a domenica 19 luglio con repliche, escluso il lunedì, sempre alle 21.30: biglietti ad Euro 15 ed Euro 8 con possibilità, al momento della prenotazione, di arricchire la serata con una visita tematica guidata al Museo Egizio.
Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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    Antonio e Cleoapatra/Akhenathon
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