A dieci anni di distanza dal primo confronto ravvicinato, Emma Dante torna al teatro di Euripide con il suo Verso Medea, spettacolo in scena a Moncalieri per il cartellone dello stabile torinese: tragedia dell'ira per definizione, la Medea della Dante diventa una danza terrigna di liturgie primitive, un rito coinvolgente ed ammaliante scandito dalle litanie etniche dei fratelli Mancuso che affondano le radici in un Sud senza tempo.
“Medea - scrive Emma Dante - è una barbara che non riconosce altra autorità se non quella del proprio istinto. La sua appartenenza a un gruppo familiare o di classe o di nazione o di religione limita la sua presunta libertà, perché Medea si sente straniera ovunque": in scena visibilmente incinta, reduce da uno dei crimini più efferati che si possa immaginare, Medea vive in una Corinto attorniata da un coro di donne siciliane che in scena hanno le fattezze di uomini barbuti, creature sterili che cullano il sogno di pance gravide, vagiti di neonati, coccarde e piccoli corredi.  “La diversità di Medea - conclude la Dante - ha a che fare col travaglio del parto, con la sua fertilità devastante e rigogliosa, con la sua innata capacità di generare e di perpetuare la specie in un paese abitato soltanto da un popolo maschile inadatto a sviluppare il seme”. Nella scelta di Giasone di abbandonarla in stato “interessante” si sostanzia il destino di una città destinata ad esser punita con una serie di parti abortiti, il cui frutto saranno non-eredi di una stirpe che Medea, con il suo gesto criminale, condannerà ad una definitiva estinzione.
Prodotto da Sud Costa Occidentale con in scena Elena Borgogni, Carmine Maringola, Salvatore D'Onofrio, Sandro Maria Campagna, Giuliano Scarpinato e Davide Celona, Verso Medea sarà in scena con le musiche ed il corso dei Fratelli Mancuso il martedì ed il giovedì alle 19.30, mercoledì, venerdì e sabato alle 20.45, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 27 ed Euro 24 con info allo 011.51.69.411 o su www.teatrostabiletorino.it.