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Il Sud raccontato con le parole de LA FEROCIA
a cura di Roberto Canavesi
VicoQuartoMazzini porta in scena il romanzo di Nicola Lagioia
Torino, al Teatro Gobetti, da martedì 13 a domenica 18 febbraio 2024
Partendo dal racconto di una saga generazionale, quella della famiglia Salvemini in cui in cui le colpe dei padri si annidano nelle debolezze dei figli, Nicola Lagioia con il suo La Ferocia vincitore nel 2015 del Premio Strega e del Premio Mondello sbatte in faccia al lettore il trionfo e la rovina della rabbia cieca dell’occidente: è così per il celebrato romanzo, e non di meno sarà  per la versione teatrale che il collettivo VicoQuartoMazzini presenta al Teatro Gobetti per la stagione dello Stabile torinese in un allestimento manifesto della nostra incapacità di sopprimere l’istinto di prevaricazione, e del conseguente essere perennemente incatenati alle leggi della natura.

Tragedia contemporanea di spessore universale, La Ferocia è testimonianza pulsante di un Sud Italia da sempre patria di grandi scrittori e sentite narrazioni con il racconto immaginato intorno alla figura di Vittorio Salvemini, self made man venuto dal nulla affetto da un inguaribile desideri di onnipotenza: costruttore pugliese arrivato a Bari poco più che trentenne, dagli anni ‘70 in poi ha inanellato una serie di successi professionali che l’hanno portato a essere proprietario di cantieri edili da Bari a Phuket, passando per Parigi e Istanbul. Il suo Eldorado, al pari delle sicurezze e convenzioni di una vita intera, sembrano però destinate ad andar in mille pezzi il giorno in cui la figlia Clara viene trovata cadavere, nuda e ricoperta di sangue, sulla provinciale che collega Bari a Taranto. "Nel pensare la regia dello spettacolo - scrivono Michele Altamura e Gabriele Paolocà - abbiamo scelto di mettere al centro, nella sua assordante assenza, il corpo di Clara, chiuso nello sguardo di tutti quelli che hanno creduto di poterlo possedere. Intorno, l'abissale e cruenta vanità del potere rappresentata dagli altri membri della famiglia e da tutti coloro che sono coinvolti nei loro affari": uniche presenze di bilanciamento un figliastro tornato come un Oreste contemporaneo a gridare vendetta e un giornalista ossessionato da una frenetica fame di verità e da un amore sconfinato per la terra in cui è nato.

E’ in questo quadro umano e sociale che si innesca il racconto di un Sud assoluto protagonista del dramma di un mondo in cui ci si interroga se il crollo economico dell’occidente, e l’incomunicabilità tra sostenibilità ambientale e progresso, siano soltanto alcuni dei sottotesti che ci rifiutiamo di interpretare: rivivendo un copione consolidato in storie e tradizioni secolari entreremo in contatto ravvicinato con un’umanità che ha smesso di allungare i suoi tentacoli per avvinghiarsi attorno a narrazioni di sistemi economici, sociali e politici stantii, incapaci ormai di tradurre i cambiamenti del presente.

Produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, LAC Lugano Arte e Cultura, Romaeuropa Festival, Tric Teatri di Bari e Teatro Nazionale Genova, La Ferocia dal romanzo di Nicola Lagioia è adattato da Linda Dalisi e diretto da Michele Altamura e Gabriele Paolocà: in scena Roberto Alinghieri, Michele Altamura, Leonardo Capuano, Enrico Casale, Gaetano Colella, Francesca Mazza, Gabriele Paolocà e Andrea Volpetti per le repliche al Teatro Gobetti martedì 13, giovedì 15 e sabato 17 febbraio alle 19.30, mercoledì 14 e venerdì 16 febbraio alle 20.45, domenica 18 febbraio alle 16, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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