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Al via la quarantesima edizione di Pergine Spettacolo Aperto
Dal 3 all’11 luglio il festival Pergine Spettacolo festeggerà i suoi primi quarant’anni con un’edizione dedicata, in forma provocatoria, a un tema fondamentale dell’esistenza, quello della vita come passaggio, dalla nascita alla morte.
Simbolo del festival, che animerà dal 3 all'11 luglio il borgo della Valsugana, sarà la Turritopsis nutricula, detta anche “medusa immortale”, un animale capace di invertire il proprio ciclo di crescita regredendo dallo stadio adulto a quello embrionale. Una minuscola creatura marina che incarna il sogno dell’uomo, l'anelito del mito di Dorian Gray. Pergine Spettacolo Aperto, in opposizione a un immaginario collettivo dove sono esorcizzate e occultate le fasi estreme della vita, vuole spingere lo sguardo proprio sulle soglie dell’esistenza, sulla fine e l’inizio della vita come momenti speculari. 
Un festival che si segnala anche per il totale abbattimento delle barriere architettoniche e non, per la totale accessibilità ai suoi spazi a persone disabili ma anche per la fruibilità degli spettacoli a soggetti con disabilità sensoriali tramite audiodescrizione, sottotitolazione o interpreti della Lingua Italiana dei Segni. 
 
Si comincia con la storica compagnia di teatrodanza Abbondanza/Bertoni, il 3 luglio, con Sequenze per il futuro, spettacolo trasgressivo e poetico, con uno sguardo all'infanzia come tipico del gruppo, interpretato da otto bambini. Il 4 luglio in prima nazionale va in scena Lalenne della compagnia francese Cie Créature, che sperimenta linguaggi ibridi tra teatro e arti visive, su temi di impegno civile come la xenofobia, la guerra, la solitudine, la povertà, la disabilità. Il 5 luglio sarà il 'Vie del sé day' una giornata dedicata interamente al benessere e all’armonia interiore che si chiuderà con un momento di danza, musica e meditazione dal titolo Rinascere in ogni istante, con Barbara Monti, Cora Steinsleger e l’Ensamble Turchese (Tunisia, India, Cuba, Italia). Nel suggestivo Parco Tre Castagni si alterneranno laboratori di danza, yoga e tantra, zone dedicate al gusto curate da Slow Food e Sant’Orsola, musica e attività per bambini. Previsto anche un workshop di Graham Kennedy, co-fondatore dell’Institute of Craniosacral Studies ed esperto in terapia del periodo prenatale e della nascita. Sarà poi la volta di Jesus, il nuovo lavoro dei Babilonia Teatri, trasgressivo come loro consuetudine, il 6 luglio di fronte alla cappella mortuaria dell’ex Ospedale Psichiatrico, dove il giorno dopo sarà celebrata in maniera provocatoria e surreale Ode alla vita della Compagnia Rodisio, risultato di un progetto di ricerca pensato per bambini dai 3 ai 5 anni che si è sviluppato in Italia, Francia, Inghilterra e Svizzera. Non poteva mancare, in questo contesto, la riflessione sulla propria malattia di Chiara Stoppa nel suo intenso monologo Il ritratto della salute, in scena l'8 luglio sempre alla cappella mortuaria. Giunto alla sua quarta edizione il “Neuroscienze Show”, momento di incontro e riflessione sui temi dell'edizione del festival, con ospiti  esperti e scienziati, sotto forma di format di intrattenimento, condotto dal team di “Parole Note” di Radio Capital (9 luglio: Il tabu delle soglie - Parole Note Radio Capital & IV Neuroscienze show). Dopo il primo studio a Milano al festival Da vicino nessuno è normale, il 10 luglio (con replica l'11) sarà la volta di Gola, spettacolo in tre movimenti ispirato alla novella di Cechov L’angoscia, diretto da Chiara Guidi dopo un suo laboratorio residenziale. Due opere sul tema della genitorialità, entrambe l'11 luglio: M.Other di Manuela Fischietti sui legami donna-madre-figlia; Paternity Blues di Eco Mondo Doula/Città Teatro sul ruolo del padre oggi.
 
Spazio anche, in alcuni luoghi della città ai vincitori del quarto Bando di produzione nazionale Open///Creazione contemporanea che sono Serena Osti con Stella, Stefano Bernardi con Vitae, Two in a suitcase con Kyma, progetto multilinguistico tra musica, linguaggio, mitologia, fisica e ingegneria, riflessione sulla ciclicità della vita e sul rapporto sinestetico con il mondo a partire dall’acqua e dal suono; i Dynamis con 2115, una capsula del tempo allestita nel centro della cittadina.
 
Tutti i giorni dalle 18 alle 23 una ricca proposta di installazioni, dalla nuova produzione Il grembo sonoro, ovvero la riproduzione di un utero all’interno del quale rivivere le sonorità della vita prenatale, alle opere provenienti dal danese Aahrus Festival The Sofa experience di Schønherr e Flexys e We are not real di Christian Lollike, alle Porte di Francesco Nardi. E poi ancora aperitivi con gli artisti tutte le sere alle 19 al Caffè del Teatro e un nutrito programma di eventi collaterali, anche per i più piccini.
Al via la quarantesima edizione di Pergine Spettacolo Aperto
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