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Roberto Herlitzka ed il mito senza tempo di Casanova.
Torino: al teatro Erba, da giovedì 19 e domenica 22 febbraio 2015, la pièce di Ruggero Cappuccio.
Nell’immaginario collettivo simbolo universale della seduzione, Giacomo Casanova rivive nella pièce di Ruggero Cappuccio a lui dedicata, partitura teatrale in cui risaltano i perni dell’identità di uno degli uomini più discussi, amati e denigrati del XVIII secolo: il Casanova interpretato da Roberto Herlitzka, al teatro Erba per il cartellone Grande Prosa con la regia di Nadia Baldi, ricostruisce le ultime ore di vita del gentiluomo veneziano da tredici anni bibliotecario nel castello di Dux in Boemia quando, nella notte tra il 3 ed il 4 giugno del 1798, inizia ad avvertire progressivi malesseri da cui intuisce l’avvicinarsi del passaggio fatale.
Giacomo - scrive la regista - ha compiuto settantatre anni un mese prima, ha festeggiato il suo compleanno brindando a se stesso con un calice di acqua gelata, riflettendo la sua immagine in uno specchio opaco che sormonta il camino del suo studio. Da quel giorno è ammalato”: costretto a cambiare alloggio per l’imminente arrivo di illustri ospiti, Casanova vaga tra i corridoi del castello prima di entrare in una camera completamente avvolta dal buio. Gli accessi della febbre, uniti ad una progressiva assuefazione alla penombra, rivelano ai suoi occhi la presenza silenziosa di cinque sagome che lo ricevono rapprese in un’inquietante immobilità. “Giacomo cerca di scalfire il loro mutismo: motteggia, aggredisce, provoca. Inizialmente solo una tra le signore velate, denominata La Straniera, gli parla, domandandogli chi sia. Accerchiato dal mistero inquisitorio delle singolari creature che lo circondano, Casanova nega di essere Casanova. Le altre donne che progressivamente accettano di parlargli producono un’atmosfera generale da tribunale del giudizio definitivo”.
 
Con il passar del tempo prende corpo una resa dei conti finale di cui non sono chiari i capi d’imputazione, né i motivi per i quali l’ormai stanco e malato seduttore non voglia rivelare la sua reale identità: in continuo bilico tra realtà ed immaginazione, la regia di Nadia Baldi realizza con le donne  un incontro-confronto destinato ad innescare anche tenerezze e autoironie, mentre il confuso protagonista arriverà ad inseguire l’idea di un se stesso che si realizza solo attraverso l’armonica condivisione del profondo con l’altro e con gli altri. Messi da parte i panni del consumato amante, Ruggero Cappuccio definisce il ritratto di un appassionato amante, ma soprattutto di un grande autore, un uomo che scrive con rarissima e affilata modernità, che ama le donne e ne incontra carnalmente un numero di gran lunga inferiore rispetto alla superficiale moltiplicazione attribuitagli.
 
In scena, con Roberto Herlitzka, ci saranno Marina Sorrenti, Franca Abategiovanni, Carmen Barbieri, Giulia Odori e Rossella Pugliese: appuntamento da giovedì 19 a sabato 21 alle 21, domenica 22 alle 16, con biglietti a Euro 24,50 ed Euro 22,50: info e prenotazioni allo 011.66.15.447 o su www.torinospettacoli.it.
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