Premesse significative da cui prende forma un monologo, ambientato all'interno di una stanza con pareti di colore bianco, con una solo attore chiamato a dar voce a numerosi personaggi in una dimensione narrativa in bilico tra sogno e realtà: la drammaturgia risulta essere il frutto di una serie di interviste realizzate con persone che hanno affrontato momenti concreti di difficoltà, precarietà, malattia e pregiudizio, o che hanno scelto di votare la propria esistenza a un ideale etico e spirituale.
Saranno proprio queste parole a rappresentare il nucleo portante dello spettacolo che sviluppa l'idea del desiderio come motore dell'azione, pretesto per un lavoro quotidiano su sé stessi nella volontà di concretizzare le proprie aspirazioni: a portare la propria testimonianza una galleria di personaggi molto diversi tra loro, la nonna che sogna cose che poi si avverano o il nonno, ineguagliabile brontolone, che non crede alle parole della consorte. Ed ancora Tizio, il narratore guida, che scappato dall'orrore sta tornando a casa con un lungo viaggio. ``Uomini e donne - conclude Schinocca - che hanno donato al testo parole, sguardi, silenzi e desideri. Le loro storie hanno dato a Tizio il coraggio per affrontare il suo viaggio, in bilico fra la fantasia dell’immaginazione e il cinismo della realtà”.
Produzione Tedacà a cura di Simone Schinocca e Andrea Fazzari, Carillon sarà in scena a bellArte per quattro serate alle 21 con biglietti ad Euro 10 ed Euro 8. Info e prenotazioni allo 011.77.27.867 o su www.tedacà.it.
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