Ambientato a Torino, in un bordello del centro città, la vicenda ha per protagonista un gruppo di persone bloccate nelle cantine, senza apparente via d’uscita, costrette a condividere per lunghe ore uno spazio angusto e claustrofobico, con il mondo di fuori sottoposto a devastazioni e saccheggi: mentre i bombardamenti fanno tremare le fondamenta del rifugio, le maschere sociali crollano, rivelando la vera natura di ciascun individuo, con i sette personaggi in scena chiamati a lottare con segreti mai svelati e fobie represse, pagine buie della loro esistenza che emergono con forza nel momento in cui tutti, uomini e donne, sono indotti a spogliarsi, non solo fisicamente, ma anche emotivamente, abbandonando ogni copertura e barriera difensiva. "La scelta di avere attori completamente nudi in scena - scrive il regista Francesco D’Alessio - è una provocazione tesa a stimolare la riflessione del pubblico. La nudità può essere utilizzata per rappresentare la vulnerabilità, l'autenticità e la trasparenza dei personaggi di fronte alla brutalità della guerra ma è anche una sperimentazione artistica volta a rompere schemi e convenzioni teatrali, con l’intento di raggiungere un’emotività espressiva più autentica".
Un’umanità senza maschere né filtri, microcosmo sotterraneo in cui i personaggi sono costretti a confrontarsi con le paure più profonde, si trova a lottare ogni giorno per la sopravvivenza contro un nemico invisibile, nel tentativo di individuare la strada di uscita per rinascere trasformati, pena il concreto rischio di rimanere prigionieri dei tormenti interiori: se fuori dalle quattro mura impazza la guerra, un conflitto non meno feroce attraversa la collettività impegnata a combattere alla ricerca di un senso di unità e solidarietà per un’impalpabile salvezza. "La combinazione di un contesto storico intenso con la nudità degli attori - conclude D’Alessio - è pensata per creare un coinvolgimento emotivo profondo nel pubblico: l’insieme può rendere l'esperienza teatrale più immediata, intensa e coinvolgente, spingendo gli spettatori a riflettere sulla condizione umana e sulla fragilità della pace".
Produzione Rta Movie1024 su testo di Lorenzo Li Calzi, Gabriele GB Pellegrino e Francesco D’Alessio, sua anche la regia, aNUDO è interpretato da Melania Allasia, Giulia Cerino, Gaia Contrafatto, Luca Di Gioia, Davide Gaudiosi, Manuela Marascio e Francesco Santarelli: al Teatro Astra mercoledì 17 aprile alle 21 con biglietti ad Euro 23 ed Euro 21. Informazioni e prenotazioni all’email anudospettacolo@gmail.com o al numero 320.39.25.864.
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