La giornata del 5 luglio è iniziata con un incontro, al Caffè del Teatro con i protagonisti dello spettacolo serale, Valeria Raimondi e Enrico Castellani, ovvero i Babilonia Teatri la cui ultima creatura, Jesus, sta viaggiando per i festival estivi. Il tema della vita e della morte, centrale in questa edizione del festival che ha preso a simbolo la "medusa immortale" Turritopsis nutricula, insieme alla religione, lo stupidario della società contemporanea che la compagnia mette da sempre in scena, sono le chiavi di questo spettacolo andato in scena sfidando le ventilate minacce degli animalisti, per la pecora finta in scena, ma non potendo evitare quelle dei metereologi, le cui previsioni di pioggia hanno costretto a spostare lo spettacolo dalla suggestiva cornice della cappella mortuaria dell'ex-ospedale psichiatrico, per ripiegare al Teatro Don Bosco.
Inaugurato anche 2015 – Dispositivo ludico per l'immortalità, performance della compagnia Dynamis, che ha ottenuto il primo premio al recente Fringe di Roma, che si propone di raccogliere di giorno in giorno, in una piccola casetta di legno collocata in una piazza della città, la stazione di ricezione, materiali vari, elementi, testimonianze di varia natura. La squadra esplorativa ha cominciato a sezionare la piazza con i suoi passanti e le persone a passeggio, incanalandole con strisce tracciate per terra, suddividendo e parcellizzando lo spazio urbano in settori. Sarà possibile, nelle prossime giornate, monitorare il contenuto via via raccolto che entrerà alla fine nella capsula del tempo, sotterrata e custodita dalla comunità cittadina per i prossimi cento anni. Un'azione performativa volta a costruire un'archeologia del futuro.