Con la serata va in scena un nuovo incontro tra Tangram e le pagine dello scrittore torinese, dopo le felici collaborazioni per i progetti legati a Quello che l’acqua nasconde e Parigi lato ferrovia, che coincide con il nuovo legal thriller scritto a quattro mani con Piero d’Ettorre: "ogni romanzo - scrive Perissinotto - ha dentro almeno due storie: quella dei personaggi e quella del suo autore o, come in questo caso, dei suoi autori. Siamo amici da un quarto di secolo, da quando abbiamo iniziato a giocare a calcio insieme, e da almeno dieci anni ci diciamo che i nostri rispettivi mestieri, quello di scrittore e quello di avvocato, prima o poi dovranno incontrarsi". Dalla teoria alla pratica il passo è breve, ed ecco alle stampe le vicende legate al nome dell’avvocato Giacomo Meroni, penalista nel Foro di Torino, il cui "matrimonio" con l’avvocatura si celebra da un pretesto drammatico: figlio di un carabiniere ucciso in servizio, Moroni è dapprima carabiniere egli stesso per poi, l’11 settembre 2001, vedere la sua vita stravolta nel giorno delle Torri Gemelle dall’incidente di sua moglie investita da un pirata della strada alla guida di un’auto blu con la targa del tutto simile a quelle in dotazione ai carabinieri. Da qui la decisione di impegnarsi alla ricerca della verità entrando nello studio legale del suocero, in tutto e per tutto sorretto dalla moglie che, pur costretta su di una sedia a rotelle, non lo farà mai sentire solo.
Viaggiando tra le pagine del romanzo, intervallate da preziosi intermezzi musicali, prenderà forma il racconto di Meroni e delle sue investigazioni, a partire dal giallo legato allo stupro ed all’uccisione di una giovane ragazza, durante una cena di classe di liceali nel giugno del 1984, che lo vedrà impegnato in una battaglia difensiva destinata a coinvolgere tutti i compagni della vittima e dell’imputato, riportando a galla odi, amori e rancori mai sopiti.
Da reading a reading, venerdì 10 marzo alle 21 al Circolo dei Lettori ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria, spazio a Io ed Elsa, la serata diretta da Ivana Ferri con Bruno Maria Ferraro e Patrizia Pozzi voci narranti di una performance tributo al sodalizio umano tra Alberto Moravia ed Elsa Morante, al loro tumultuoso e complicato rapporto alla base di una produzione artistica straordinaria. Spazio alla ricostruzione di una passione celebrata nel 1941 con un matrimonio "impreziosito" da un unico mazzolino di mughetti, simbolo di un legame che unirà due cardini della letteratura italiana pronti a segnare con le loro opere e con la loro personalità un periodo fondamentale della nostra storia recente: "la fuga dalla guerra - è scritto nella presentazione - i Premi Strega vinti (lei prima donna ad ottenere questo riconoscimento), le amicizie come quella con Pasolini vissute all’interno di un irripetibile fermento sociale e culturale, le reciproche umanissime fragilità". Testimonianze e racconti arricchiti da illustrazioni e disegni che si trasformano in una galleria fotografica ricca di curiosità sulle note di Franco Battiato per una scenografia sonora capace di accompagnare lo spettatore nella cronaca di un viaggio in un’Italia che non c’è più.
Per Cena di classe ed Io ed Elsa informazioni sui siti www.tangramteatro.it e www.circololettori.it.
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