Spostandoci a Tedaca bellARTE, venerdì 17 marzo alle 21, sabato 18 e domenica 19 marzo alle 19, Beppe Casales sarà l’autore e l’interprete di Cara professoressa, una professione di amore per la scuola pubblica con protagonista Gianni, bidello in una delle tante scuole italiane, che un bel giorno riceve in dono da uno studente la Lettera a una professoressa di Don Milani e i ragazzi di Barbiana. Scorrendo tra le pagine dell’inaspettato regalo, Gianni ritroverà a chiare lettere la sua storia, realizzando come la battaglia per la quale Don Milani ha combattuto una vita intera sia per un modello di scuola molto simile a quello di oggi a testimonianza di come la scuola pubblica italiana è cambiata, ma non così tanto. "Gianni - è scritto nella presentazione - racconta la sua storia scolastica e umana, con tutte le pazzie e le paranoie di un adolescente, con la musica dei Nirvana e un amore non corrisposto, ma anche con tutte le difficoltà che la scuola nasconde": un retrogusto amaro e doloroso dietro cui si nascondono le non rare umiliazioni, discriminazioni ed ingiustizie da cui, ancor oggi, il sistema scolastico è talvolta abitato. Per nulla deciso a rassegnarsi, come un moderno Don Milani anche Gianni aprirà lo sguardo al mondo esterno, arrivando a scoprire non senza stupore come nella lontana e gelida Finlandia, ad esempio, la scuola pubblica abbia preso tutta la strada del coraggio, della fiducia e della responsabilità.
A chiudere il trittico settimanale, sabato 18 marzo alle 21 e domenica 19 marzo alle 19 a San Pietro in Vincoli, è atteso uno spettacolo per cuori forti come 1223 Ultima fermata mattatoio, progetto dell’astrofisico e musicista Emiliano Merlin ed Elisa Di Eusanio, suoi anche testo ed interpretazione: prodotto da Elisa Di Eusanio con Florian Metateatro, la piéce è un progetto speciale che ibrida i linguaggi di performing arts, live music e digital art. "Un viaggio lucido e delicato - è scritto nella presentazione - nei segreti più oscuri dell’industria zootecnica intensiva. Un sistema che fa profitto con i corpi degli animali, senza nomi ma contrassegnati da un numero identificativo. Numeri senza identità, numeri che servono a contare i guadagni del profitto, che si ricava dal loro sfruttamento".
Il racconto ha per protagonista 1223, una non più giovane e stanca mucca da latte, sfruttata per il suo siero, alla quale sono stati sottratti tanti vitelli che non dovevano avere accesso a quel nutrimento ritenuto indispensabile per la produzione di latte e prodotti lattiero caseari: esistenza segnata che si intreccia con quella di 4088, giovane vitellone destinato alla produzione di carne, con cui condivide lo stesso allevamento dove vivranno un amore platonico fatto di attese e speranze, salvo poi ritrovarsi appiccicati insieme per la prima e unica volta nell’ultimo doloroso viaggio che potrebbe segnare il loro destino, o forse regalare un’inaspettata libertà.
Narrazione di una curiosa passione ma anche pretesto per affrontare il tema dell’industria zootecnica che trae profitto dai corpi degli animali, rubando loro ogni diritto e identità: "verranno resi noti - concludono gli autori del progetto - i dati e le varie fasi che riguardano la produzione di carne nell’industria intensiva. Al centro della narrazione, il racconto delle pratiche standard di macellazione per ciascuna specie dove si mostrerà senza veli cosa accade dentro un macello di bovini, attraverso le immagini di repertorio dell’associazione Animal Equality".
Come da prassi per tutti gli appuntamenti del cartellone Nudi di Fertili Terreni Teatro biglietti ad Euro 11 ed Euro 9 acquistabili in modalità online direttamente sul sito https://www.ticket.it/festival/nudi---stagione-2022-2023.aspx: informazioni ed assistenza all’email biglietteria@fertiliterreniteatro.com o al numero 334. 86.55.865.
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