Un poker di serate con quattro diversi generi teatrali per una scommessa artistica che nasce con un doppio obiettivo: riportare il teatro al centro della scena e attirare nuovo pubblico in una sala centrale della città capace, nella sua storia centenaria, di esser riferimento per intere generazioni di artisti che hanno mosso i primi passi di carriere anche lunghe e fortunate, inaugurando di fatto la stagione del Teatro Off torinese. "Andare a teatro oggi può essere rivoluzionario - spiega Luciano Caratto - per vivere l'esperienza condivisa e unica di uno spettacolo teatrale e spegnere lo smartphone. Vogliamo che il teatro torni a essere popolare, accessibile economicamente e fruibile da chiunque (…) Per questo abbiamo scelto quattro titoli di drammaturgia contemporanea che offrono una grande varietà di stimoli e un diverso utilizzo del linguaggio teatrale".
Il teatro in/al centro inaugura il proprio cartellone venerdì 27 gennaio alle 21 al Teatro Juvarra, in occasione del Giorno della Memoria, con Il processo di Francoforte, liberamente tratto da L'istruttoria di Peter Weiss, nell’allestimento diretto dallo stesso Luciano Caratto: progetto che si rifà ad un testo eterno ispirato al processo contro un gruppo di SS e di funzionari del Lager di Auschwitz che ai tenne a Francoforte sul Meno dal 20 dicembre 1963 al 20 agosto 1965. Pagina di storia in cui per la prima volta la Repubblica federale tedesca affrontava in un’aula di tribunale le responsabilità individuali e dirette, imputabili a esecutori di ogni ordine e grado attivi nei campi di sterminio: "in un’aula scarna di tribunale - è scritto nella presentazione - con rigore documentaristico si alternano le voci di testimoni e imputati , sorretti dalle ricostruzioni di un giudice e di un procuratore. Le parole tratte dalle asettiche trascrizioni delle sedute del processo, apparentemente incolori, riprendono vita sulla scena, muovendosi su un sottile crinale determinato e regolato dal luogo e dal contesto stesso in cui sono pronunciate".
Il secondo titolo in programma, venerdì 25 e sabato 25 febbraio, sarà Dust di Charles Ashgram, in prima nazionale al Cafè Procope con la storica coppia formata da Luciano Caratto ed Enrico Fasella, sua anche la regia: la storia di un’amicizia nata in un viaggio in cui riflettere sul destino e sulle possibile svolte che la vita può avere all’improvviso: si cambia poi del tutto genere, venerdì 17 e sabato 18 marzo al Cafè Procope, con il quindicesimo anno di repliche de L’uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello che Luciano Caratto e Guido Teppa, per la regia di Enrico Fasella, propongono come indiscusso omaggio al teatro dello scrittore siciliano. E da Luigi Pirandello a Dacia Maraini il passo è breve per la chiusura di rassegna, venerdì 31 marzo ancora sul palco del Procope, con l’atto unico Dialogo di una prostituta e il suo cliente portato in scena da Lorenzo Beatrice e Manuela Marascio, diretti da Luciano Caratto. Una partita a scacchi tra due universi opposti in cui si mette a nudo l’universo femminile tra sesso ed amore, dolore ed amicizia, con un cliente che sembra offrirsi di amare e proteggere la donna decisa a rifiutare il ruolo di semplice oggetto di trastullo sessuale, semmai pronta a ribattere colpo su colpo con ironia e cultura.
Per la rassegna Il teatro in/al centro informazioni e prenotazioni biglietti all’email maisontheatre20@gmail.com o al numero 347.412.44.96.
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