Meccanismo teatrale rasente la perfezione, perfetta sintesi di tempi comici serrati ed improvvisi colpi di scena, la vicenda si snoda attorno la grottesca normalità di due amabili sorelle zitelle, Abby e Marta, solite ingannare il tempo avvelenando i propri malcapitati pensionanti con vino di sambuco all’arsenico: a supportarle nei disegni criminali un fratello convinto di essere Theodore Roosevelt cui è affidato il compito di seppellire i cadaveri in cantina. Il gioco al massacro sarà interrotto solo dopo non poche peripezie dall’ingegno del nipote Mortimer, celebre critico teatrale fresco di nozze, abile con equivoci e colpi di scena ad incastrare le due allegre ziette spalancando loro le porte del manicomio.
"È difficile catalogare - spiega Geppy Gleijeses - in un genere Arsenico e vecchi merletti: non è una farsa macabra, né una satira del giallo. Appartiene certamente a una tipologia di commedia da noi poco praticata e di cui non abbiamo riscontri aurorali, il Brillante": quale che sia la possibile definizione ci troviamo ancor oggi di fronte ad un congegno di altissima precisione, ripetitività che si sublima nella genialità, nell’ebbrezza di un gioco tenuto costantemente sul limite del funambolismo che dal giorno del debutto a Broadway nel 1941, in pieno conflitto mondiale, non ha mai smesso di intrattenere il grande pubblico grazie al suo dinamismo e a una tessitura di gag irresistibili. Di versione in versione, dopo la prima indimenticabile rilettura italiana proposta dalla compagnia Morelli-Stoppa al Teatro Quirino di Roma nell’immediato dopoguerra, nel 1992 Geppy Gleijeses propose con un po’ di sana incoscienza a Mario Monicelli di cimentarsi per la prima volta con una regia teatrale: "fu l’inizio di un grande sodalizio - conclude Gleijeses - lo spettacolo fu uno straordinario successo. E a Mario voglio dedicare questa nostra impresa".
Produzione Gitiesse Artisti Riuniti per la regia di Geppy Gleijeses, Arsenico e vecchi merletti di Joseph Kesselring, nella traduzione di Masolino D’Amico, vedrà in scena Anna Maria Guarnieri, Rosalina Neri con Maria Alberta Navello, Leandro Amato, Totò Onnis, Luigi Tabita e Tarcisio Branca, Bruno Crucitti, Francesco Guzzo, Daniele Biagini, Lorenzo Venturini: repliche al Teatro Carignano, martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, la domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o all’800.235333 con vendita ondine su www.teatrostabiletorino.it.
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