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A teatro per non dimenticarci l’ITALIA FRAGILE
a cura di Roberto Canavesi
Tangram Teatro in tre mesi di spettacoli ed incontri per recuperare il passato e meglio capre il presente
Torino, al Tangram Teatro, da febbraio ad aprile 2024
Non lascia ma raddoppia il Tangram Teatro di Bruno Maria Ferraro ed Ivana Ferri che dopo aver già indagato lo scorso anno le fragilità del Bel Paese ritorna in tema con la ricca programmazione 2024 ai nastri di partenza per un calendario di appuntamenti dal mese di febbraio al mese di aprile: Italia fragile, questo l’eloquente titolo di un cartellone focalizzato sul concetto di fragilità da applicarsi al territorio come ai nostri valori, consapevoli di come siano non di meno fragili i rapporti interpersonali ed affettivi che ci legano. "Fragili - precisano Ferraro e Ferri - sono la nostra memoria, il nostro tempo infranto su muro della pandemia, il futuro da consegnare a generazioni in difficoltà. Questo è quello di cui vogliamo parlare con il nostro modo di intendere il teatro, cercando interlocutori sempre nuovi, contaminando linguaggi, recuperando un passato prossimo per capire il presente".

Ad aprire le danze sarà l’immancabile teatro canzone della compagnia torinese che quest’anno intende ricordare i venticinque anni dalla scomparsa di quel di Fabrizio De André cui nel tempo sono stati dedicati numerosi progetti e spettacoli: e così, per la platea di appassionati di Faber, sabato 10 e domenica 11 febbraio, sabato 17 e domenica 18 febbraio, spazio alle quattro repliche di FDA BOCCA DI ROSA E ALTRE STORIE. Omaggio a Fabrizio De André che da un quarto di secolo Bruno Maria Ferraro propone sulla scia di una continua richiesta del pubblico travolto dall’onda emotiva e dalla magia di canzoni e racconti universali. Ed ancora, lunedì 26 febbraio al Teatro Gobetti, lo stesso Ferraro e Gigi Venegoni regaleranno un’altra serata di assoluta poesia con Ho visto Nina volare, lavoro a quattro mani e due chitarre che parte dalla ricerca delle radici piemontesi di Fabrizio per avventurarsi nei "suoi luoghi", spazi geografici ma soprattutto luoghi dell’anima e del pensiero: la serata sarà un vero e proprio evento per la presenza e testimonianza di Giovanna Manfieri, la Nina che Fabrizio fa volare in una delle sue ultime canzoni.

E se il teatro canzone è uno dei filoni guida nella poetica del Tangram, non di meno lo è il rapporto con il disagio mentale da tempo al centro della ricerca artistica di Ivana Ferri: ultimo lavoro in ordine di tempo il Ludovico e la Contessa, al Circolo dei lettori venerdì 1 marzo, ricavato dall’omonimo racconto dello psichiatra Annibale Crosignani con Patrizia Pozzi e Bruno Maria Ferraro far vivere le parole dell’illustre medico, protagonista a Torino della chiusura dei manicomi – lager in anticipo sulla legge Basaglia.
E se quanto fino ad ora descritto potrebbe già rappresentare molto, in realtà non è che l’antipasto di un cartellone che regalerà poi la sezione Meravigliosa creatura, format utilizzato da Tangram Teatro alcuni anni addietro per parlare di pari opportunità e problematiche di genere, in una società che non solo non ha risolto i problemi ma che presenta fortissimi segnali di arretramento: in programma un ciclo di cinque spettacoli che si interrogano sul significato della parola rispetto attraverso cui guardare all’8 marzo come occasione di riflessione, e non come stucchevole celebrazione svuotata del significato originale.

Si inizia mercoledì 6 marzo con L’amore rubato dedicato alla raccolta di storie che Dacia Maraini ha messo insieme con il comune denominatore della mancanza di rispetto nei confronti delle donne: Bruno Maria Ferraro, Patrizia Pozzi e Mauro Parrinello, diretti da Ivana Ferri, saranno i testimoni in scena di parole dall’indubbio peso con la serata impreziosita da un intervento inedito in video della stessa Maraini: ed ancora, venerdì 8 marzo, la forza delle donne irromperà in scena con Silvia Battaglio ed il suo Io amo Helen dove la storia di Helen Keller, bambina sordo cieca, va oltre il racconto cinematografico di Arthur Penn del 1962 per farsi manifesto di quello che è uno dei temi più attuali del nostro tempo, la difficoltà di comunicazione.

Domenica 10 marzo atteso ritorno di Laura Curino con Margherita Hack. Una stella infinita, spettacolo tributo ad un’icona di anticonformismo, simpatia e schiettezza, prima donna a dirigere un osservatorio astronomico per l’occasione protagonista di un viaggio che accompagna lo spettatore nel percorso di vita della "Signora delle stelle": doppio appuntamento, mercoledì 13 e giovedì 14 marzo, con l’irriverente comicità di Luisella Tamietto e del suo Lady comedy show, recital comico ridere degli stereotipi che circondano la donna e il suo ruolo nella società. Accompagnata alle tastiere da Aldo Rindone, l’attrice torinese porta in scena la sua galleria di personaggi surreali e cinici, disincantati e ingenui, per una serata di divertimento allo stato puro che lascia comunque interrogativi e spunti di riflessione.

Da ultimo Meravigliosa creatura concluderà il suo viaggio allargando il campo di azione e interrogandosi sul significato vero della parola rispetto: sabato 16 e domenica 17 marzo Bruno Maria Ferraro sarà in scena con Creature, percorso letterario e musicale partendo dal Cantico di San Francesco che proprio quest’anno compie 800 anni: muovendosi dalle parole del santo di Assisi, attraversando le opere di Ariosto e Calvino, di Fossati e Madeiros, si andrà alla ricerca dei significati delle parole sostenibilità e rispetto, cura ed attenzione.

Tutto questo in attesa dei pomeriggi-serate del mese di aprile con Tangram legge Torino, incontri di letture e spettacoli: se Nico Ivaldi sabato 6 aprile aprirà il mese con la novità editoriale I portici di Torino, regalandoci il ritratto di una città tanto cambiata nel suo aspetto esteriore, quanto immutata proprio nel suo cuore più autentico, con lo storico Gianni Oliva martedì 9 aprile si affronteranno Gli anni di piombo a Torino, stagione tormentata e violenta che ha segnato la storia cittadina non senza molte zone d’ombra. Venerdì 12 aprile Alessandro Perissinotto ci porterà poi a spasso per la città con il protagonista di uno degli ultimi thriller, l’avvocato Moroni, in Il cane nero scritto, letto e raccontato a quattro mani con Piero d’Ettorre: in conclusione, domenica 14 aprile, lo stesso Perissinotto con Bruno Maria Ferraro ricorderà con Parigi lato ferrovia il rapporto tra Torino e Parigi, due città che hanno tanto in comune dalla Ferrovia alla musica.
Salvo diversamente indicato per tutti gli appuntamenti biglietti a Euro 15 ed Euro 12 acquistabili on line su www.vivaticket.com o in teatro la sera stessa dello spettacolo: calendario completo su www.tangramteatro.it, ed informazioni e prenotazioni al numero 011.33.86.98.
  • L'AMORE RUBATO nella foto Ivana Ferri e Dacia Maraini (ph Massimo Ilardo).jpg
    L'AMORE RUBATO nella foto Ivana Ferri e Dacia Maraini (ph Massimo Ilardo).jpg
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