Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero sono due vicini di casa alle prese con la spasmodica ricerca di un partner: un vero percorso ad ostacoli che farà incontrare loro personaggi a dir poco singolari, prima che il destino li ponga di l’uno di fronte all’altra. "È stata Dorothée Chesnot - scrive il regista - a consigliarmi di leggere e mettere in scena il testo del padre Pierre Alle 5 da me, dopo aver visto ed apprezzato a Roma la mia messinscena di L’inquilina del piano di sopra, altro esilarante testo di Chesnot, con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero". Lui in cerca di stabilità affettiva, lei ossessionata dal desiderio di maternità, personalità complesse e tormentate con Gaia De Laurentiis, interpretare cinque donne che corteggiano un uomo, e Ugo Dighero dare voce e volto a cinque uomini che corteggiano una donna.
E se la vita ci insegna che in questi frangenti si finisce con l’esser poco selettivi, ecco i due protagonisti accogliere in casa personaggi davvero singolari, a tratti persino paradossali, incontri che richiederanno di cimentarsi con grande maestria nelle più svariate interpretazioni, dimostrando ognuno le proprie straordinarie capacità attoriali.
Di risata in risata, sabato 5 marzo alle 21 e domenica 6 marzo alle 16 (biglietti a Euro 22,50 ed Euro 16,50) il Teatro Erba ospiterà una beniamina del pubblico torinese come Anna Mazzamauro con il suo nuovo Com’è umano lei...caro Fantozzi, originale omaggio della Signorina Silvani ad una figura e ad un ciclo mitico della televisione italiana realizzato con le musiche dal vivo di Sasà Calabrese e la regia di Stefano Maschero.
"Mi sono sempre chiesta - scrive la Mazzamauro - che nome avesse la signorina Silvani, alla quale Paolo Villaggio ha regalato eternità e che io, da tramite riconoscente e in debito, ho contribuito a mantenere. Ho provato un elenco di nomi tra i più vintage: Alma, Ada, Ludmilla, Cunegonda, Tecla, Moira, Iris, Ersilia, Genoveffa, Miranda, Dorotea, ma se provate a mettere dopo ognuno di loro il cognome della Silvani non vi apparirà quell’immagine, quel grottesco e paradossale rosso sesso, quell’impasto di donna e di solitudine": per l’attrice romana diventata una sorta di seconda pelle artistica, a tratti forse anche ingombrante, la Mazzamauro per un sera sceglie di diventare in tutto e per tutto la Signorina Silvani, o meglio diventa Anna Silvani. Con questa banale forzatura anagrafica si potrà cosi non raccontare l’Ugo Fantozzi, ma parlare di Paolo Villaggio, del loro primo incontro, del loro primo film, di un rapporto professionale, e forse anche umano lungo vent’anni, tra la finzione dei personaggi e la realtà della vita sui set. "Quella signorina – conclude la Mazzamauro - mi appartiene di diritto poiché i personaggi raccontano, nascondendoli con l’ironia, i nostri segni, i nostri umori, le nostre inclinazioni, il nostro animo".
Per Alle 5 da me e Com’è umano lei...caro Fantozzi info e prenotazioni sul sito www.torinospettacoli.it o ai numeri 011.58.05.768 e 011.66.15.447.
CARO FANTOZZI foto di Luigi Cerati.jpg