Anche quest'anno, con il tradizionale anticipo di cinque mesi, è stato presentato il programma negli spazi della Fondazione Merz di Torino, da alcune stagioni sede della conferenza stampa come di performance che si snoderanno in differenti spazi cittadini, non solo teatrali: sette prime, quattro produzioni, sedici spettacoli in ventisei giorni di programmazione in sette luoghi diversi, questi i numeri dell'edizione 2025 realizzata con una particolare attenzione al tema della memoria, sottile file rouge a legare molte proposte per ribadire l'importanza di un ricordo quanto mai necessario nel contrastato presente.
Detto dell'inaugurazione di mercoledì 8 ottobre con la due giorni della compagnia spagnola Agrupación Señor Serrano, sabato 11 e domenica 12 ottobre al Teatro Astra si materializza il tradizionale intreccio con la stagione della Fondazione TPE - Teatro Piemonte Europa, dal 2018 soggetto realizzatore del Festival, in un incontro che quest'anno vedrà Federica Rosellini cimentarsi con la nuova drammaturgia di lingua inglese in iGirl di Marina Carr, una delle più importanti drammaturghe irlandesi. Nei due giorni a seguire la Fondazione Merz ospiterà Autour du corps per una rivisitazione di Oscar Schlemmer e del Bauhaus da parte di Tiziana Arnaboldi e del suo Teatro di Ascona, mentre mercoledì 15 e giovedì 16 ottobre al Teatro Astra andrà in scena La vie secrète des vieux, uno spettacolo firmato Mohamed El Khatib con attori "d’età" che riflettono sul loro rapporto immutabile con l'amore.
Se ogni anno il percorso delle Colline è segnato da nuove presenze, non mancano ospitalità abituali come la compagnia Il Mulino di Amleto che, da giovedì 16 a sabato 18 ottobre, porterà in anteprima a San Pietro in Vincoli il suo nuovo lavoro scespiriano Giulio o la notte della Repubblica cui si affiancherà, sabato 18 e domenica 19 ottobre, il ritorno di Lina Majdalanie e Rabih Mroué con Quatre murs et un toit, progetto per rileggere il maccartismo e le attuali derive autoritarie ad esso connesse.
Al mondo dell'arte contemporanea sarà dedicato ESP Extra Sensory Perception, la performance di Benedetta Parisi di domenica 19 e lunedì 20 maggio con il pubblico in cuffia alle prese con percorsi individuali e collettivi che esplorano la Fondazione Merz e l'adiacente Garage Lancia in un viaggio immaginato sulla riflessione della fruizione artistica, canonica come extrasensoriale: ed ancora, martedì 21 e mercoledì 22 ottobre a Le Roi Music Hall, si ballerà tutti insieme in Dj show twentysomething edition, progetto firmato Sotterraneo nel ventennale della compagnia per una combinazione originale di tra Dj set e teatro dove il vero spettacolo sarà proprio il pubblico che danza. La sera successiva, mercoledì 23 ottobre, si cambierà del tutto genere con Elena Cotugno dare voce a Giacomo, omaggio a Giacomo Matteotti ed alle sue battaglie di libertà nella presentazione di due celebri e fondamentali discorsi, estratti dai verbali delle relative assemblee parlamentari datati 1921 e 1934, per l'occasione fatti rivivere negli spazi nella Sala della Camera del Museo del Risorgimento.
Si ritornerà alla Fondazione Merz sabato 25 ottobre per Eneide di Paolo Musio, mentre nello stesso fine settimana il Teatro Astra ospiterà per due giorni il collettivo Rimini Protokoll con il suo Ceci n'est pas une ambassade (made in Taiwan), nuova ospitalità internazionale in prima nazionale per un ricco e ironico spettacolo della celebre compagnia tedesca con interpreti taiwanesi e, sullo sfondo, il dibattito dell'imperialismo cinese: proseguendo, la sezione dei classici si arricchirà, da martedì 28 a domenica 31 ottobre al Palazzo degli istituti anatomici, con L'ispezione firmata Aldo Salassa e Sergio Ariotti, studio sulle figure di Emilio Salgari e Mario Carrara, personalità tra di loro molto diverse che si incrociarono nel 1911 quando il primo giaceva morto suicida ed il secondo fu chiamato a fare un'ispezione sul cadavere. Sullo sfondo dell’imminente avventura coloniale in Libia spazio all'incontro impossibile senza dimenticare come vent'anni dopo lo stesso Carrara sarà chiamato a fare i conti col fascismo.
Martedì 28 e mercoledì 29 ottobre si ritornerà al Teatro Astra per Wayqeycuna dell'argentino Tiziano Cruz per la storia e i riti di una comunità andina pre-ispanica, mentre sabato 1 e domenica 2 novembre sbarcheranno gli immancabili Motus, in assoluto la compagnia più presente nelle passate edizioni, con il dittico della prima e della seconda tappa dello spettacolo su Frankenstein per un'indagine sul confine pericoloso tra vivente e non vivente, fino alle intelligenze artificiali in rivolta.
Sempre domenica 2 novembre alla Fondazione Merz andrà in scena White out, performance originale della danzatrice e coreografa di fama internazionale Maria Hassabi, mentre a Valter Malosti lunedì 3 novembre toccherà l'onore della chiusura con Fuga. Ventuno poesie di Primo Levi, nuova pagina della personale ricerca sullo scrittore torinese presentata in collaborazione con lo Stabile cittadino in una silloge poetica con accompagnamento musicale.
Programma completo ed informazioni sulle modalità di acquisto biglietti ed abbonamenti dell'edizione 2025 del Festival delle Colline Torinesi. Torino Creazione Contemporanea sono da subito consultabili sul sito www.fondazionetpe.it.
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