Il corpo morto del titolo è quello di un caro estinto, al quale cinque diversi personaggi rendono omaggio con toccanti riflessioni sulla vita e sulla morte: persone che, nel loro essere ordinari, saranno in grado di coinvolgere ogni spettatore. Si parte con un giovane chiamato a confidarsi per la prima volta con l’amata, per proseguire con una moglie che farà altrettanto col marito: ed ancora un padre si rivolgerà al figlio e una figlia alla madre, per concludere con il racconto di un senzatetto.
L’originale idea del regista Marco Sciaccaluga è di affidare tutto questo ad un solo attore, Vittorio Franceschi: con il supporto delle maschere in tessuto appositamente create da Werner Strub, autorità del settore di livello europeo, Franceschi potrà calarsi nelle vesti dei cinque diversi personaggi in lutto, nei loro sfoghi presso il corpo del defunto. Ne nasceranno monologhi profondi ma riferiti con delicatezza e compassione, che si congiungono, tra quotidiano ed universale, ai temi del dolore per la morte ed alle gioie della vita.
Con A corpo morto La coppia Sciaccaluga/Franceschi ci propone uno spettacolo lineare, costituito da un prologo, intermezzi corali tra i monologhi ed un epilogo: un’operazione accolta con successo da pubblico e critica come testimonia l’importante riconoscimento del Premio della Critica 2009.
In scena alle 21 nelle repliche dell’18, 19 e 20 novembre: mercoledì 17 alle ore 19, domenica 21 alle ore 18. Biglietti a Euro 15 e 12 con prenotazioni allo 011.56.34.352 o sul sito www.fondazionetpe.it.
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