"Una volta aprivo il mio salotto agli amici per leggere insieme il testo - dice Antonio Damasco - ora abbiamo deciso di aprire una stanza per farvi sentire una lettura scenica che non sappiamo se diventerà uno spettacolo dal vivo ma vuole essere un mezzo per inserire lo sguardo degli artisti nella contemporaneità oltre a quello sociale, politico ed economico": immaginata come azione collettiva che permetterà agli spettatori di entrare in un vero e proprio laboratorio di drammaturgia, e di ribadire quanto sia fondamentale che lo sguardo del pubblico si fondi con quello degli artisti, Drammaturgia per un teatro in quarantena avrà per protagonisti Rosetta e Cesare, da mesi reclusi all’interno di una stanza e con cui si entrerà in simbiosi in un momento storico che vede relazioni personali e, più in generale, lo stare insieme del tutto stravolte al pari delle distanze, degli spazi e della stessa percezione del tempo, della morte e della malattia.
Per partecipare al ciclo Apriamo le stanze è sempre necessario prenotare inviando una mail a biglietteria@fertiliterreniteatro.com: gli incontri sono gratuiti ma chi lo vorrà potrà devolvere un contributo che Fertili Terreni accantonerà per il progetto Il biglietto sospeso con cui, quando riapriranno le sale, si vorrà rendere il teatro accessibile anche ai soggetti più fragili.
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