Per questa nuova formula la rassegna torinese potrà contare sull’appoggio della Fondazione TPE diretta da Valter Malosti con la cui programmazione arriverà ad incrociare i propri destini, creando incontri e contaminazioni artistiche legate allo sviluppo di un progetto di valorizzazione della nuova scena teatrale e della drammaturgia contemporanea: "un atto di coraggio del quale il Festival delle Colline Torinesi non può che ringraziare la Fondazione TPE – commentano i direttori Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla – e non è un caso che lo slogan del Festival 25 sia una citazione del grande analista James Hillman, assumiamoci il rischio dell’immaginazione”.
Scorrendo il cartellone diffuso, che si inaugurerà ad agosto con I sentimenti del maiale di Licia Lanera, ispirato alla figura di Vladimir Majakovskij, e la Cleopatràs di Giovanni Testori diretta da Valter Malosti, spicca la presenza di molti nomi che hanno arricchito il primo quarto di secolo del Festival: da Romeo Castellucci e la Socìetas, ai Motus, da Deflorian/Taglierini, ai già citati Valer Malosti e Licia Lanera, per arrivare ad un Danio Manfredini in passato lungamente corteggiato o ad artisti più giovani come Alessandro Bandini e Riccardo Favaro, vincitori del Premio Scenario 2019, Margherita Mauro e Michele Rho. Accanto a loro, secondo una tradizione consolidata nel tempo, spazio alle ospitalità internazionali di cui faranno parte l’ungherese Kornél Mundruczó con il suo gruppo Proton Theatre e la Needcompany di Jan Lawers, compagnia belga molto apprezzata per la contaminazione dei linguaggi che da anni propone: "sarebbe miope pensare – concludono i Direttori - che il post-pandemia della cultura non debba passare anche attraverso un rilancio, da tanti contestato, della solidarietà tra gli stati del vecchio continente”.
Tutto il programma della XXVesima edizione del Festival delle Colline Torinesi-Torino Creazione Contemporanea è consultabile sul sito www.festivaldellecolline.it.
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