“La paura della malattia, - è scritto in sede di presentazione - e la convinzione di aver bisogno di medici strampalati, rendono cieco il protagonista, incapace di comprendere la falsità delle persone intorno a lui, così come di apprezzare chi realmente lo ama”: a distanza di più di tre secoli, attraversati da innumerevoli riletture ed interpretazioni, resta ancor oggi inalterato il fascino di una delle opere simbolo del teatro molieriano, lucida e spietata istantanea di vizi e deformazioni dell’animo umano che non sembra conoscere il trascorrere del tempo. Vittima della propria solitudine, e prigioniero di invincibili fantasmi, Argan incarna alla perfezione l’incapacità di relazionarsi con il mondo che lo circonda, assillato dalla presenza di quella conoscenza medica nel suo caso destinata ad incarnare la dimostrazione della vulnerabilità umana.
Con Gioele Dix, Anna Della Rosa, Marco Balbi, Valentina Bartolo, Francesco Brandi, Piero Domenicaccio, Linda Gennari, Pietro Micci, Alessandro Quattro e Francesco Sferrazza Papa, per Il malato immaginario repliche martedì e sabato alle 19.30, mercoledì, giovedì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 36 ed Euro 30 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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