"L’azione della pièce - scrisse Arthur Miller - consiste nell’orrore di una passione che nonostante sia contraria all’interesse dell’individuo che ne è dominato, nonostante ogni genere di avvertimento ch’egli riceve e nonostante ch’essa distrugga i suoi principi morali, continua ad ammantare il suo potere su di lui fino a distruggerlo": in un lungo flash-back teatrale Eddie Carbone entra in scena quando tutto il pubblico già sa che è morto, dando vita ad una riflessione su temi universali come il concetto di ineluttabilità del destino e su precise passioni dalle quali un individuo può essere vinto e annientato.
Viaggio nei meandri dell’animo umano reso possibile in un testo che assomiglia molto a una sceneggiatura cinematografica, e che, come tale, Popolizio nella doppia veste di regista ed interprete sceglie di allestire riservando grande attenzione ai contributi cinematografici e televisivi, ad esso ispirati, realizzati nel corso degli anni per il piccolo e grande schermo: "ci sarà un ponte - scrive Popolizio - ci sarà una strada e in questa strada dei mobili, che sono la memoria della famiglia Carbone: arriva l’avvocato Alfieri e la sua funzione somiglia a quella di un coro greco: è presente nel racconto e al contempo è spettatore fuori dalla scena".
Produzione Compagnia Umberto Orsini, Teatro di Roma – Teatro Nazionale ed Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale, Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller sarà diretto da Massimo Popolizio, anche in scena con Valentina Sperlì, Michele Nani, Raffaele Esposito, Lorenzo Grilli, Gaja Masciale, Felice Montervino, Marco Mavaracchio e Gabriele Brunelli: due settimane di repliche al Teatro Carignano martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o all’800.235333 con vendita online su www.teatrostabiletorino.it.
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