Paese di mare e La parrucca sono due atti unici di Natalia Ginzburg che sembrano l’uno la prosecuzione dell’altro: nel primo testo una coppia, alla continua ricerca di stabilità, prende possesso di uno squallido appartamento in affitto. E se Massimo è uomo inquieto, con una vena d’artista perennemente insoddisfatta, Betta è donna ingenua, irrisolta, che si deprime e si annoia facilmente. A lei la nuova casa non piace, difficoltà ad ambientarsi alla vita di provincia che a fatica Massimo riesce a farle superare convincendola a restare con la prospettiva di un lavoro per lui sicuro e certo: la svolta però non arriverà mai, e così la coppia dovrà ripartire proprio nel momento in cui Betta si sarà affezionata al luogo e alla casa.
Ne La parrucca, invece, Betta e Massimo alloggiano in un piccolo albergo isolato, dove si sono rifugiati per un guasto all’automobile: Betta, a letto disperata e dolorante dopo una colluttazione avuta con il marito, approfitta della sua assenza per telefonare alla madre e rivelarle di essere incinta di un politico con cui ha da tempo una relazione clandestina. Un rapporto fondato sull’incomunicabilità è quello che lega i due protagonisti, con Massimo, pittore di quadri che la moglie detesta, chiuso in bagno a leggere, mentre Betta sfoga rabbia e frustrazione per un matrimonio giunto al capolinea.
Spaziando da toni ora drammatici, ora divertenti, Paese di mare e La parrucca sono perfetti esempi letterari di quell’ironia e leggerezza che hanno reso Natalia Ginzburg scrittrice unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana, ispirata creatrice di caratteri dalla sofferta e grottesca umanità.
Produzione Nidodiragno CMC con la regia di Antonio Zavatteri, La parrucca dai testi di Natalia Ginzburg vedrà in scena Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta: al Teatro Gobetti da martedì 4 a sabato 8 maggio alle 19.30, sabato 8 e domenica 9 maggio alle 15.30, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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