“Questo notturno - è scritto in sede di presentazione - è il delirio onirico di una donna sola e alienata. Una sera accade che strane presenze, temute e desiderate da troppo tempo, si introducano in casa sua: improvvisamente riaffiorano senza una logica gli angoscianti fantasmi del passato, le proiezioni del suo inconscio, i sogni e i desideri repressi”: è nel mondo di Adriana, squattrinata casalinga della periferia napoletana, madre di due figli in attesa del terzo, che lo spettatore sarà introdotto con un racconto scandito da un crescendo claustrofobico. Moglie di un metronotte che abbandona il tetto coniugale la sera, per far rientro il mattino dopo, Adriana è verace testimone di quell’umanità che Ruccello colloca nel desolato panorama dell’hinterland napoletano, tra ghetti degradati, improvvisate tv locali e radio libere, dove la tecnologia e i mezzi di comunicazione diventano simboli di una non meglio definita omologazione culturale.
Prodotto da Pietro Mezzasoma, ed interpretato da Giuliana De Sio, Gino Curcione, Rosaria De Cicco, Andrea De Venuti, Mimmo Esposito e Luigi Iacuzio, con la regia di Enrico Maria Lamanna, per Notturno di donna con ospiti repliche venerdì alle 20.45, sabato alle 19.30, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 27 ed Euro 24 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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