Partendo da inquietanti evidenze scientifiche, sintetizzate nelle analisi dei ricercatori del National Center for Climate Restoration australiano, si delinea uno scenario in cui entro il 2050 il riscaldamento globale supererà i tre gradi centigradi, innescando alterazioni fatali dell’ecosistema globale e colossali migrazioni da almeno un miliardo di persone: il collettivo senese cercherà così di immaginare lo scenario che potrebbe delinearsi tra soli 27 anni, dopo che il livello dei mari si sarà innalzato di mezzo metro sommergendo le coste di tutto il globo, con continue ondate di calore e carenze idriche che porteranno alla morte milioni di persone per sete e mancanza di cibo.
"In scena - è scritto nella presentazione - tre sopravvissuti che hanno trovato rifugio all’interno di un autobus tentano di opporsi alla fine inevitabile. Nell’autobus accade di tutto e molti sono anche i colpi di scena nei quali la Compagnia evidenzia, con una forte dose di ironia, la stupidità del genere umano, schiavo della dipendenza da consumi superflui quanto energivori e distruttivi per il Pianeta". Inevitabile, ma per nulla scontato, l'epilogo del racconto con finale dello spettacolo a sorpresa che lasceranno il pubblico interdetto con un prezioso fardello di responsabilità da condividere con le nuove generazioni.
Produzione Compagnia Motus Danza con coreografie di Martina Agricoli realizzate in scena dagli attori-danzatori Ilaria Fratantuono, Roberta Morello e Mattia Solano, diretti da Simona Cieri e Rosanna Cieri, per Ultima fermata appuntamento sabato 17 dicembre alle 21 con biglietti a Euro 15 ed Euro 13: prenotazione via telefono, whatsapp al numero 370.3259263 o via mail a info@mulinoadarte.com.
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