Queste, in estrema sintesi, le coordinate del nuovo progetto di Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva che il collettivo torinese Stalker Teatro propone nel triennio 2018-2020: "ogni anno - è scritto nella presentazione - sono scelti quattro soggetti a cui gli spazi attrezzati e multifunzionali delle Officine Caos offrono una residenza di venti giorni, assicurando assistenza artistica, organizzativa, promozionale e tecnica, prevedendo incontri con il pubblico in forma di dimostrazioni di lavoro, studi o spettacoli”. Scopo finale la creazione di una rete il più possibile trasversale tra artisti, pubblico ed addetti ai lavori per la nascita di possibile collaborazioni che favoriscano la reciproca conoscenza e, particolare non trascurabile, la futura circuitazione dei lavori.
Il primo quartetto di artisti selezionato comprende i torinesi Bisacca/Castaldo/Cinalli, l’attrice e danzatrice Silvia Battaglio, la compagnia romana SA.NI e il collettivo danese Cie Fabio Liberti cui è affidato, sabato 22 settembre, il compito di inaugurare il ciclo di presentazioni pubbliche con Non sono chi sono: al centro della performance un’attenta indagine sulla vita virtuale dei social media, con particolare attenzione all'aspetto specifico dei tanto celebrati selfie nella cui riproduzione si arriva a prefigurare una perdita di consapevolezza e contatto con la realtà, riproponendo l'atavica domanda del "chi siamo?”
Per il progetto Non sono chi sono, in scena Fabio Liberti e Lucia Pasquini, appuntamento alle Officine CAOS sabato 22 settembre alle 21 con biglietti a Euro 7 ed Euro 5: info e prenotazione allo 011.73.99.833 o all’email info@stalkerteatro.net.
Cie Fabio Liberti - Non Sono Chi Sono.jpg