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L'importanza di chiamarsi Ernesto e Spring Awakening, un gran classico e un musical per avvicinarsi al Natale.
Torino: da martedì 16 a domenica 21 dicembre 2014 in scena Oscar Wilde e un rivisitato Frank Wedekind.
Ultimo titolo teatrale di Oscar Wilde, L’importanza di chiamarsi Ernesto è uno di quei testi per i quali la definizione di evergreen è più che mai azzeccata: straordinaria la sua attualità quanto almeno il successo registrato nella storia di repliche che si sono succedute dal debutto al St. James’s Theatre di Londra il 14 febbraio 1895. A riproporre oggi la saga di Algernon Moncrieff ed Ernest Worthing, due amici di vecchia data dall’esistenza non proprio irreprensibile, sarà la compagnia di Geppy Gleijeses, attesa per una settimana di repliche al teatro Carignano: “l’eterea verbalità di The importance - scrive il traduttore Masolino d’Amico - dove tutti si esprimono mediante paradossi squisiti, si accompagna, non dimentichiamolo, a un senso visivo di teatralissima efficacia. Benché più rare che nei lavori precedenti, le didascalie sono molto suggestive dell’esecuzione ideale e l'apparizione di Jack Worthing in lutto stretto per la morte dell'immaginario fratello Ernest è un colpo di scena giustamente rimasto famoso”: per molti non a torto “la più bella commedia di tutti i tempi” L’importanza di chiamarsi Ernesto arriva, con tutto il suo carico di grottesca ilarità, nel cartellone dello Stabile torinese con l’allestimento diretto ed interpretato dall’artista napoletano alla guida di un cast arricchito, tra gli altri, anche da Marinella Bargilli e Lucia Poli.
Trasferendosi alle Fonderie Limone di Moncalieri, nei medesimi giorni ed orari, sarà invece la volta di Spring Awakening, versione musical del Risveglio di Primavera di Frank Wedekind scritta da Steven Slater e dal cantante rock Duncan Sheik: dopo il fortunato debutto del 2007 a Broadway, subito premiato da una serie di prestigiosi riconoscimenti in occasione dei Tony Awards, il musical arriva ora per la versione italiana diretta da Stefano Brondi. “Con Spring Awakening - scrive lo stesso Brondi - si canta quella meravigliosa combinazione di gioia, paura ed esaltazione che da sempre ragazze e ragazzi hanno provato per il dolce mistero dello sbocciare del proprio corpo”: spettacolo di grande attualità, Spring Awakening farà rivivere con una scarica adrenalinica di melodie rock e musica dal vivo l’iniziatico risveglio dei sensi che accompagnò, nella Germania tardo ottocentesca un gruppo di giovani studenti chiamati a confrontarsi, in un misto di confusione, mistero e paure, con i primi approcci al sesso e ai cambiamenti del proprio corpo: una “scoperta del mondo” che dovette fare i conti con il moralismo di una società adulta più incline alla repressione che all’educazione, come dimostrato dall’accanimento della censura pronta sin dal 1891 ad osteggiare il dibattito in materia di pubertà, sessualità, omosessualità e aborto.
 
Per L’importanza di chiamarsi Ernesto e Spring Awakening repliche martedì e giovedì alle 19.30, mercoledì, venerdì e sabato alle 20.45, la domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 36 ed Euro per il Carignano, ad Euro 27 ed Euro 24 per le Fonderie, con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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