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La discesa agli inferi de LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE
a cura di Roberto Canavesi
Carlo Cecchi nel testo di Joseph Roth sulla vita del senzatetto Andreas Kartak
Torino, al Teatro Gobetti, da martedì 12 a domenica 17 dicembre 2023
Leggi il titolo, La leggenda del santo bevitore, e la memoria non può non andare alla pellicola diretta da Ermanno Olmi premiata nel 1988 con il Leone d'Oro alla 45ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia: ma anche la celebre versione cinematografica a sua volta rimanda all’originale letterario di Joseph Roth, racconto sulla vita del senzatetto Andreas Kartak che nel periodo tra le due Guerre, siamo nel 1939, conquistò i lettori di mezza Europa raccontando dell’onore inscalfibile di un clochard parigino e di tutta la sua tragica e dolente dispersione della vita piena di errori, amici e donne. 

Dalla carta alla pellicola e ora al palco, nella versione teatrale adattata e diretta da Andrée Ruth Shammah, con Carlo Cecchi chiamato a definire gli umanissimi tratti del protagonista: in scena al Teatro Gobetti per la stagione dello Stabile torinese, La leggenda del santo bevitore è un’inquietante discesa nel delirio, ma soprattutto nell’impotenza, avvolta da quella oscurità ubriaca e piena di lampi che scandisce gli ultimi istanti di una vita. "Si tratta della storia di un uomo - è scritto nella presentazione - e di un’esistenza perduta dietro alle occasioni della vita, ma protesa fino alla morte verso l’adempimento di un dovere morale": gli ingredienti del mefistofelico cocktail di cui si nutre un’intera vita sono portentosi colpi di fortuna come imprevedibili incontri, inaspettati guadagni ma anche stupefacenti rinvenimenti destinati a dissolversi in quell’alcool che tutto divorerà e annullerà. 

E se lo stesso bar teatro della narrazione non è altro che una potente suggestione visiva, identico discorso vale per contesto sociale e succedersi dei fatti, elementi che non figurano se non come rappresentazione nella mente dell’autore per materializzarsi attraverso proiezioni fantasmatiche, che rimandano lontano nel tempo, alla storia d’Europa, ma anche a quella dell’uomo, dei suoi desideri, delle sue traversie: la medesima componente visiva farà capolino in una serie di immagini che entreranno nello spettacolo come memoria e fantasia, in questo rafforzate da una emozionante colonna sonora che va da Stravinskij al jazz, dalle melodie yiddish e russe alla musica parigina, per l’ultima nuova vita teatrale di uno degli assoluti capolavori della letteratura dell’intero Novecento. 

Produzione Teatro Franco Parenti, adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah dal romanzo di Joseph Roth, La leggenda del santo bevitore vedrà in scena Carlo Cecchi con Roberta Rovelli e Giovanni Lucini: al Teatro Gobetti martedì 12, giovedì 14 e sabato 16 dicembre alle 19.30, mercoledì 13 novembre e venerdì 15 dicembre alle 20.45, domenica 17 dicembre alle 16, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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