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La vita secondo un poeta in NOZZE DI SANGUE di Federico Garcìa Lorca
a cura di Roberto Canavesi
Lluís Pasqual dirige uno dei titoli più folgoranti del Novecento europeo
Torino, al Teatro Carignano, da martedì 30 gennaio a domenica 11 febbraio 2024
Un tuffo nella Spagna tra le due guerre per una pagina di teatro tra le più significative del Novecento europeo: Nozze di sangue di Federico Garcìa Lorca, in scena al Teatro Carignano per la stagione dello Stabile torinese, è ispirato a un reale fatto di cronaca del 1933 nel tempo diventato lancinante urlo contro qualsiasi convenzione nel campo dell’amore, un grido di libertà nel seguire la passione che brucia due cuori e due corpi in una stessa fiamma.

Adattato e diretto da Lluís Pasqual, con protagonista Lina Sastri, lo spettacolo è perfetta sintesi tra prosa, danza e canto per il racconto di una vicenda dove solo uno dei personaggi ha un nome, mentre gli altri sono ruoli, funzioni sociali e archetipi di una società chiusa e violenta con le passioni soffocate nel sangue: "a pochi chilometri da Granada - scrive il regista - in una campagna secca, durante una festa di matrimonio, la sposa fugge con un lontano parente. Lo sposo tradito li insegue con un gruppo dei suoi e si finisce a coltellate e morti". Questa la notizia di cronaca resa pubblica sui giornali cui Lorca si ispira per un drammatico viaggio con protagonisti due personaggi enormi, due donne vittime: la fidanzata e la madre. Quelle che restano e che dovranno trascinarsi a vita il dolore e le ferite derivanti dal così detto "cainismo" spagnolo, il fratello contro fratello divisi fino alla morte.

Anch’egli destinato a una tragica fine non più tardi di tre anni dopo, Federico Garcìa Lorca era certo ben consapevole di cosa volesse dire vivere in un mondo segnato da sessismo e limitazioni alla libertà personale, clima opprimente e repressivo che lui stesso sperimenterà in prima persona: pensare oggi di riproporre in scena il testo originario così come è stato scritto rischierebbe di non render il giusto merito alla memoria dell’autore. Se è vero che lo spettatore contemporaneo è assai diverso dal suo omologo degli anni Trenta, si rende qui necessario andare alla radice del racconto e cercare il luogo profondo da dove emerge tutto il dolore.
"Isabel García Lorca, la sorella di Federico - conclude Pasqual - mi ha raccontato che nel momento in cui lui scriveva Nozze di sangue erano a Granada, a la Huerta de San Vicente, la bella casa dove trascorrevano l’estate. A Federico era arrivato un disco di una cantata di Bach che faceva suonare al grammofono e che ascoltava ossessivamente per ore e ore tutti i giorni finché un giorno glielo hanno nascosto": e di musica, a ben vedere, se ne trova ancor oggi molta in quelle pagine, in un testo che scorre come un fiume scuro dove quella musica bisogna farla sentire perché è quello che riempiva il suo corpo, la sua mano, il suo orecchio in una terra secca circondata dal mare.

Produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e Teatro Biondo Palermo, adattamento e regia di Lluís Pasqual, Nozze di sangue di Federico García Lorca vedrà in scena Lina Sastri, Giacinto Palmarini, Giovanni Arezzo, Alessandra Costanzo, Ludovico Caldarera, Roberta Amato, Floriana Patti, Gaia lo Vecchio, Alessandro Pizzuto, Sonny Rizzo ed Elvio La Pira: due settimane di repliche al Teatro Carignano martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o all’800.235333 con vendita online su www.teatrostabiletorino.it.
  • Giacinto Palmarini e Lina Sastri in NOZZE DI SANGUE ph Antonio_ Parrinello.jpg
    Giacinto Palmarini e Lina Sastri in NOZZE DI SANGUE ph Antonio_ Parrinello.jpg
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