Scritto a quattro mani da Emilia Mangano e Ture Magro, quest’ultimo anche regista ed interprete, il monologo si annuncia come lucida testimonianza di una storia di denuncia contro il potere criminale con protagonista il coraggio di un uomo: “Pino Masciari - è scritto in sede di presentazione - decide di non cedere alle richieste estorsive di ndranghetisti e politici, e dopo anni di minacce e soprusi denuncia i suoi estorsori. Ha registrato e fotografato in maniera attenta le minacce ricevute non solo di mafiosi ma anche di politici e fornendo prove incontestabili mette in luce un sistema di corruzione diffusa che parte dal piccolo delinquente locale, per arrivare ai livelli più alti della politica italiana”. Un’esistenza anomala quella di Pino, sposato con la signora Marisa e padre di due bimbi piccoli, che dopo aver fatto nomi e cognomi si trova costretto a chiudere l’azienda creata con tanti sacrifici, entrando in quel programma di protezione dello Stato che lo porterà a vagabondare per l’Italia, vivendo con la sua famiglia come un nomade: una vita vissuta ogni giorno nel tentativo di affermare i propri di diritti di uomo, di padre e di imprenditore. “Partendo dalla storia vera - scrivono gli autori - che accomuna gli imprenditori italiani che decidono di denunciare, Padroni delle nostre vite con un operazione di puro teatro ci mostra i meccanismi perversi che la ‘ndrangheta utilizza per imprigionare le sue vittime tracciando una fotografia chiara del fenomeno mafioso 'ndranghetista fino a pochi anni fa quasi sconosciuto”.
In uno spazio scenico delimitato da tre maxi schermo a definire un luogo-non luogo in perenne bilico tra realtà e finzione, Padroni delle nostre vite sarà in scena per tre sere alle 20.45 con biglietti ad Euro 14 ed Euro 12: info e prenotazione allo 011.5217099 o all’email info@teatriindipendenti.org.
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