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Teatro, danza ed eventi collaterali per vivere tre giorni COME PESCI VOLANTI
a cura di Roberto Canavesi
Prima edizione del festival di teatro emergente firmato Hangar Teatri
Trieste, ad Hangar Teatri, da venerdì 10 a domenica 12 maggio 2024
Una ricca ed intensa tre giorni si annuncia essere il numero zero del festival Come pesci volanti che il collettivo triestino Hangar Teatri organizza nella sua sede da venerdì 10 a domenica 12 maggio: sei spettacoli, due masterclass e una presentazione editoriale, sono i numeri del fine settimana con protagonisti artisti di differente provenienza e formazione per una full immersion nel panorama artistico della giovane scena nazionale.

Si parte venerdì 10 maggio dalle 14 alle 16 con il Masterclass di danza a cura di Pablo Girolami, coreografo e direttore artistico di Ivona cui sarà affidato il compito di realizzare un focus su fisicità e musicalità del movimento, in una sorta di lezione che prenderà il via con un sistema di camminate sul posto per svegliare il corpo e attivare la mente: messo in moto l’intero organismo, poco a poco i partecipanti entreranno in connessione con il "groove della musica", alla ricerca delle proprie possibilità fisiche, in un gioco di ispirazione al mondo dei felini e dei primati. A seguire, alle ore 19, sarà la volta di Chamaleons, produzione Ersiliadanza per un progetto, coreografia e regia di Laura Corradi, teso a non dimenticare come il nostro antropocentrismo ci abbia spesso portato a sfruttare la terra e i suoi abitanti alla stregua di un campo di conquista da sfinire, come se le sue risorse fossero infinite senza prevedere i danni che avremmo causato, senza pensare al nostro futuro: la giornata inaugurale si concluderà alle ore 21 con Fragileresistente, produzione Il turno di notte, di e con Silvia Pallotti e Tommaso Russi, per una performance teatrale la cui linea narrativa abbraccia la storia di un padre e un figlio, di cui si esplorano le possibili relazioni e interazioni che si generano dalla depressione del giovane e della fatica del genitore.

La programmazione di sabato 11 maggio si apre alle ore 19 con Preferisco il rumore del mare di Balt Collettivo con Alessandro Balestrieri ed Eleonora Paris dar vita a due figure beckettiane che si muovono in un quadrato evitando sempre il centro: sono da un lato il Lavoratore, pedina del sistema capitalista, dall’altro la Disoccupata, tormentata dall’ansia dell’improduttività, entrambi attori in uno spettacolo su quel lavoro parte integrante delle nostre esistenze a tal punto da diventare una sorta di seconda pelle. A seguire, inizio previsto alle ore 21, Gommalacca Teatro presenterà il suo Affogo, pièce scritta e diretta da Dino Lopardo, con Mario Russo e Alfredo Tortorelli, per il racconto dell’esistenza di Nicholas, vittima e carnefice in un meccanismo che lo vede sin da bambino cullare il sogno di diventare campione di nuoto, nonostante la sua paura dell’acqua. Se una vasca da bagno rappresenterà la sua infanzia, il ricordo di quel tempo in cui la sua compagna di avventure era una papera giocattolo, sarà un evento inaspettato causato della sua fobia a sconvolgerne l’esistenza, costringendo Nicholas a fare i conti con la propria natura.

Tra i due spettacoli, alle ore 20, Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani presenteranno il loro volume Legami, edizioni Editoria & Spettacolo, trilogia più epilogo per indagare la scrittura ed il teatro di due tra gli artisti più apprezzati della scena contemporanea il cui sodalizio sarà ripercorso in un ideale viaggio tra le pagine dei testi che animano i loro spettacoli. Gli stessi Baglioni e Bellani, domenica 12 maggio dalle 14 alle 17, animeranno la seconda masterclass in programma, Self-tape - "Libertà di coscienza, libertà di parola. Stop", progetto di scrittura teatrale teso a capire se sia possibile trovare il contatto, la confidenza di un dialogo intimo con noi stessi: il pomeriggio sarà l’occasione per scoprire cosa succeda quando si decide di raccontare una storia propriamente autobiografica, esplorazione intima e profonda per la cui corretta realizzazione è necessario trovare il punto in equilibrio fra sé e l’esterno.

La serata conclusiva della prima edizione di Come pesci volanti vedrà in scena, domenica 12 maggio alle 19, Labirion Officine Trasversali con il primo studio di Gassa d’amante, da un’idea di Sofia Guidi per un viaggio poetico attraverso le dimensioni di spazio e tempo, lungo gli eventi che intercorrono tra il principio e la fine di una vita umana: in quello che è da intendere come un work in progress si indagheranno i rapporti tra realtà ed illusione, verità ed opinione, mettendo in discussione il concetto di valore morale nella contemporaneità. Il sipario sulla rassegna calerà alle ore 21 con i padroni di casa di Hangar Teatri ed il loro Marìa con Marco Palazzoni, Isabella Polisena ed Elena Delithanassis, sua anche la regia, far rivivere la Spagna negli anni del franchismo: in questa cornice oggi così lontana verrà stravolta la vita di María, ex ballerina e assistente del Mago Saturno, che in un pomeriggio di pioggia, in mezzo ad una strada deserta con l’auto in panne, accetta un passaggio da un autobus diretto verso un ospedale psichiatrico.

Per tutti gli spettacoli di Come pesci volanti biglietti ad Euro 12 ed Euro 8 con possibilità di abbonamento per le tre giornate di spettacoli ad Euro 45: programma completo su www.hangarteatri.com con info e prenotazioni sul sito www.vivaticket.com, all’email biglietteria@hangarteatri.it o al numero 388.39.80.768.
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