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Per riflettere sull'oggi e sul domani è tempo del FESTIVAL DELLE MIGRAZIONI
a cura di Roberto Canavesi
A Torino la tradizionale cinque giorni di incontri, arte, teatro e letteratura
Torino, da mercoledì 20 a domenica 24 settembre 2023
Abituale appuntamento settembrino ritorna anche quest’anno il Festival delle migrazioni, rassegna diffusa sul territorio cittadino animata da un ricco calendario di incontri e dibattiti, di spettacoli e performance, con l’immancabile "cena delle cittadinanze" del sabato sera: cinque giornate tra San Pietro in Vincoli e la Scuola Holden, tra Valdocco, l’Ufficio Pastorale Migranti ed il Polo del '900, fino al Giardino Pellegrino ed alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, per appuntamenti ad ingresso gratuito, tra spettacoli teatrali e concerti, proiezioni, incontri interattivi e laboratori.

Limitandoci al teatro, i differenti focus legati al tema guida "Che clima c’è", da intendersi come riflessione sull’ambiente e sulla politica, saranno al centro di sette diverse proposte nazionali ed internazionali che culmineranno, domenica 24 settembre alle 21.15 al Teatro Valdocco, con Free Yevgenia e Svetlana - La storia di un testo incriminato: "Finist il chiaro falco", mise en espace di Svetlana Petriychuk basata sulla sentenza con cui lo scorso maggio un tribunale moscovita ha posto in detenzione provvisoria la regista Yevgenia Berkovich e la drammaturga Svetlana Petriychuck, accusate di "giustificazione del terrorismo" per il testo Finist, il chiaro falco in cui si raccontano storie vere di donne russe, kazake e uzbeke che hanno sposato virtualmente estremisti islamici.
Se la lettura scenica chiuderà il programma teatrale, ad aprirlo giovedì 21 settembre alle 10.30 al Teatro Valdocco saranno Passaggi e nuovi approdi. Storie in viaggio, l’ultima produzione del torinese Asterlizze Teatro a firma di Giulia Ottaviano con in scena Alba Maria Porto e l’Orchestra Terra Madre diretta dal Maestro Simone Campa: parole e musica sul tema della memoria per la storia di una giovane funzionaria in un centro di accoglienza della Sicilia la cui esistenza si intreccia con le vite e le testimonianze dei migranti che intervista ogni giorno. Ed ancora, alle 19.30 a San Pietro in Vincoli, spazio per i Drums dreams del LabPerm di Domenico Castaldo, concerto di tamburi con il griot e polistrumentista Ady Thioune, in un evento dal vivo, che coinvolgerà il pubblico in un viaggio scandito da ritmi e pulsazioni. A seguire alle 21.15 al Teatro Valdocco Kakuma. Fishing in the desert, testo di Laura Sicignano per una produzione Teatro Nazionale di Genova dedicata ad uno dei campi profughi più grandi al mondo, al confine tra Kenya e Sud Sudan, dove vivono circa duecentoventimila persone fuggite dagli infiniti conflitti che agitano i paesi circostanti.

Sempre al Teatro Valdocco, venerdì 22 settembre alle 21, andrà in scena Perfect match del collettivo Hotel Europa, spettacolo di teatro documentario, firmato da André Amálio e Tereza Havlíčková, sull'importanza dell'amore nei nuovi movimenti migratori, spesso visti come una minaccia alla gentrificazione che sta avvenendo nella maggior parte delle città europee: la giornata di sabato 23 settembre alle 18.45 al Giardino Pellegrino vedrà la messa in scena di Alba, di e con Kastriot Shehi, racconto autobiografico di una delle tante traversate della speranza cui seguirà, domenica 24 settembre alle 19.30 a San Pietro in Vincoli, la performance Sparato.(S)concerto per Sankara, di e con Andrea Damarco, appunti di viaggio, riflessioni e pensieri su un grande rivoluzionario contemporaneo, Thomas Isidore Noël Sankara, deciso a non abbassare mai la guardia nei confronti di alcune problematiche come la difficile realtà dei migranti, della cooperazione internazionale e dell'integrazione.

Tutti gli appuntamenti del Festival delle migrazioni sono a ingresso gratuito con spettacoli, concerti e l'immancabile "Cena delle cittadinanze" del sabato sera prenotabili attraverso il sito www.festivaldellemigrazioni.it.
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