Torino: al teatro Carignano, da mercoledì 8 a domenica 12 aprile 2015, protagonista la cangiante musicalità della lingua napoletana.
Lo spettacolo, una produzione Teatri Uniti in scena al teatro Carignano per la stagione dello Stabile torinese, è il tentativo di uscire da quel labirinto di luoghi comuni che vuole Napoli prigioniera di un’immagine legata a stereotipi quali sole-mare-pizza e vicoli, ma anche cronache di camorra e munnezza: “i fratelli Servillo - è scritto in sede di presentazione - tessono il loro omaggio alla tradizione vivente di Napoli, attingendo alle vette più alte della letteratura, della musica e del teatro partenopei. Dalle canzoni intramontabili di E. A. Mario e Libero Bovio, alla Napoli di strada, cruda e lirica, del grande e misconosciuto Raffaele Viviani”. Ed ancora le storie di bassi, raccontate con ironia da Eduardo, o il “barocco degradato” con cui Enzo Moscato dipinge la sua Partenope per spingersi fino alla voce contemporanea di Mimmo Borrelli. Parole e suoni, voci e visioni che vedranno Peppe e Toni Servillo protagonisti di un viaggio in compagnia degli archi del Solis String Quartet, ensemble che ha costruito un apprezzato percorso artistico proprio sull’interazione tra differenti generi e culture musicali, spaziando dalla contemporanea al jazz fino al pop.
Per La parola canta repliche mercoledì, venerdì e sabato alle 20.45, giovedì alle 19.30 e domenica alle 15.30: biglietti a Euro 36 ed Euro 30 per il Carignano con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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