Saranno proprio loro, i borgatari guidati in scena da Lino Guanciale nella veste di narratore/autore, a far rivivere su di un palcoscenico spoglio le atmosfere delle periferie romane del secondo dopoguerra, contesto attraversato da quella povertà e da quel degrado che tanto colpirono lo scrittore friulano al suo arrivo nella capitale nel 1950: servendosi dell’attento lavoro di dramaturg di Emanuele Trevi spazio al racconto della quotidianità di Riccetto e di Lenzetta, del Caciotta, di Amerigo, di Alvaro e dello Spudorato, giovani sottoproletari impegnati in una furiosa ed a tratti struggente lotta per la sopravvivenza, attori di una recita che li vede in cerca di qualche soldo e di passatempi per ammazzare la noia.
“Una vitalità infelice, la loro - precisa Massimo Popolizio - e la cosa più commovente in quest’opera è proprio la mancanza di felicità”: venti e più personaggi per l’affresco della povertà morale e materiale dell’Italia dei cosiddetti ultimi, i dimenticati e gli emarginati che si trovano a vivere la vigilia di quel boom economico depositario di benessere quanto, per esplicita convinzione dello stesso Pasolini, causa principale della perdita di un’originaria innocenza.
Produzione Teatro di Roma-Teatro Nazionale da Pier Paolo Pasolini con drammaturgia di Emanuele Trevi e regia di Massimo Popolizio, Ragazzi di vita vedrà in scena Lino Guanciale con Sonia Barbadoro, Giampiero Cicciò, Verdiana Costanzo, Roberta Crivelli, Flavio Francucci, Francesco Giordano, Lorenzo Grilli, Michele Lisi, Pietro Masotti, Paolo Minnielli, Alberto Onofrietti, Lorenzo Parrotto, Silvia Pernarella, Elena Polic Greco, Francesco Santagada, Stefano Scialanga, Josafat Vagni ed Andrea Colpetti: per la stagione dello Stabile torinese al Teatro Carignano due settimane di repliche martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20,45, domenica alle 15.30, con biglietti da Euro 37 ad Euro 31. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
Ragazzi di vita foto di Achielle Le Pera.JPG